di
Barbara Visentin

Fra barre, basi e autotune, non manca un segmento acustico voce e pianoforte, in cui mettere a frutto il lavoro che, aveva anticipato l’estate scorsa, ha fatto in questi mesi sulla voce

MILANO Un grande lettore cd portatile si trasforma in un maxischermo e nel mezzo si muove lei, Anna, la rapper dei record, con una scenografia che rimanda ai device degli anni a cavallo del nuovo Millennio (archeologia tecnologica, per molti suoi fan) e un’estetica in cui dominano fortemente il rosa e il glitter. Di rosa si sono vestite anche tante delle sue Baddie (come Anna stessa e le sue seguaci si sono ribattezzate): ragazze giovanissime, in alcuni casi bambine, a formare un pubblico prevalentemente femminile che grida ogni singola strofa a memoria, brandisce smartphone e letteralmente urla entusiasmo, dall’inizio alla fine. «Crazy, siete esaltati quanto me», saluta la 22enne ligure, carichissima a sua volta. Il debutto nei palazzetti, dopo la data zero di Mantova, l’ha vista ieri sera inaugurare il primo di tre sold out di fila al Forum di Assago, in un tour di 10 date che è sempre esauritissimo, altro traguardo che va ad aggiungersi a un’ascesa impressionante. 

Capace di imporsi in un mondo che in Italia è ancora perlopiù ad appannaggio maschile e di diventare un vero e proprio fenomeno pop, Anna ha fatto le cose in grande, attorniata da 10 ballerini, con le coreografie studiate da Carlos Díaz Gandía, coreografo spagnolo diventato virale a inizio anno con il brano sanremese di Gaia, tre cambi d’abito e ospiti del mondo urban, da Astro ad Artie 5ive a Lazza e Niky Savage. Fra barre, basi e autotune, non manca un segmento acustico voce e pianoforte, in cui mettere a frutto il lavoro che, aveva anticipato l’estate scorsa, ha fatto in questi mesi sulla voce, con un salto di qualità generale rispetto al precedente tour nei club. È nel cantato che la rapper può (e deve) ancora alzare l’asticella, vista la platea ormai gigantesca che ha conquistato, ben oltre l’ambito rap, le hit sistematicamente messe a segno e la portata generazionale della sua musica. Così, qualsiasi cosa accada, le Baddie, in un coro immenso, sostengono Anna fino all’ultima nota, anche quando, su 3 di cuori, lei per un attimo si commuove, diventa «emotional di brutto», dice prima di ritrovare la sua naturale spavalderia. Per tutta la sera l’energia è alta: si salta su Gasolina, ci si trucca e si scattano selfie sul palco su Petit Fou Fou, si ferma tutto se qualcuna delle sue «cucciole» nelle prime file pare stare male e poi si scende fra il pubblico su Bando, la hit con cui Anna ha fatto irruzione nel mondo musicale, ad appena 16 anni. Sei anni dopo, artista femminile con più certificazioni del 2024, due milioni e mezzo di follower solo su Instagram che si traducono in palazzetti pieni (per davvero) all’inverosimile, il fenomeno Anna è impossibile da ignorare. 



















































22 novembre 2025 ( modifica il 22 novembre 2025 | 23:13)