Firenze, 22 novembre 2025 – Dal 1° aprile i monopattini in sharing a Firenze andranno in pensione. Dopo due proroghe, a fine mese si conclude la fase di sperimentazione e per l’amministrazione comunale il risultato è tale da non proseguire con il servizio in modo strutturato.

Alla base della decisione, formalizzata da una delibera della giunta comunale, a firma dell’assessore alla Mobilità Andrea Giorgio, il cambiamento della normativa nazionale e alcune criticità per quanto riguarda la gestione del servizio. “Come amministrazione stiamo lavorando molto sul tema della sicurezza stradale, che per noi è sempre stata una priorità, e usiamo tutti mezzi che abbiamo per garantirla”, ha detto la sindaca Sara Funaro.

“Dopo le normative nazionali sull’obbligo del casco e nell’impossibilità di assicurare la disponibilità anche a fronte dei controlli della polizia municipale secondo quanto previsto dalla legge, abbiano deciso di fermare lo sharing dei monopattini. Il nostro obiettivo è quello di perseguire un uso sicuro e responsabile dei mezzi”.

Nuove norme e cattive abitudini

“La mobilità in sharing è una scelta centrale per la nostra città, e i numeri dei noleggi ci dimostrano quanto sia una scelta importante e apprezzata da fiorentini e city user. Purtroppo, le modifiche al codice della strada, con gli obblighi introdotti, rendono meno semplice per gli operatori mettere a disposizione tutto quello che serve per utilizzare i mezzi rispettando la legge –ha detto l’assessore Giorgio – così come è evidente che ci sia un uso spesso non conforme al codice dei monopattini, sia in marcia che in sosta con mezzi spesso parcheggiati male o che circolano in controsenso o sui marciapiedi”.

“Aumenteremo il numero di bici in sharing”

“Abbiamo deciso di non proseguire la sperimentazione per questo, ma aumenteremo il numero di biciclette del servizio bike-sharing e chiederemo un rinnovamento dei mezzi all’operatore, oltre a impegnarci per renderle ancora più accessibili come fatto per gli abbonati al trasporto pubblico locale che hanno avuto accesso a incentivi dedicati a loro”.

Le tappe della sperimentazione e la fine del servizio nel 2026

La sperimentazione dei monopattini in sharing è iniziata nel 2020 ed è stata prorogata fino al 30 novembre 2025. In vista del termine della proroga, è stata effettuata una analisi del servizio da cui è emersa una serie di problematiche che al momento pregiudicano la continuazione del servizio. Prima di tutto il cambiamento della normativa nazionale che, nel 2024, ha introdotto l’obbligo del casco per i conducenti indipendentemente dall’età (oltre al contrassegno di riconoscimento del veicolo, la copertura assicurativa e il divieto di uscire dai centri urbani), anche se ancora oggi alcuni aspetti sono in attesa di ulteriore definizione mediante decreti ministeriali di prossima pubblicazione. L’obbligo del casco per tutti ha introdotto un elemento di oggettiva difficoltà nella gestione del servizio da parte degli operatori che hanno mostrato difficoltà ad assicurare la presenza e la disponibilità effettiva del casco a bordo dei veicoli.

La stessa tipologia dello sharing a flusso libero, quindi senza punti di prelievo e riconsegna controllata dei mezzi, rende molto problematico garantire il rispetto dell’obbligo del casco anche a fronte dei controlli della polizia municipale. Così il servizio cesserà il 31 marzo 2026 per dare tempo alle società di completare una serie di procedure e adempimenti necessari per una corretta conclusione delle attività (come la chiusura dei sistemi informatici, dei rapporti in essere con gli utenti e con i fornitori, la rimozione dei mezzi, ecc.).

Il successo delle bici

Tutto questo anche a fronte del successo del bike sharing che continua a macinare record: nel 2024 i noleggi hanno superato quota 1,5 milioni annui e nei primi mesi del 2025 si è registrato un aumento del 18% rispetto all’anno precedente. Allo studio anche un potenziamento delle altre forme di sharing mobility come quello delle auto e degli scooter.