Le vetture di Norris e Piastri nel mirino per un presunto eccessivo consumo del plank

Clamoroso a Las Vegas: le due McLaren sono finite sotto investigazione per un presunto eccessivo consumo del plank e sono adesso a rischio squalifica. Che le vetture “papaya” potessero essere arrivate al limite in qualche aspetto regolamentare lo si era intuito nel finale di gara, in cui è stato richiesto a Lando Norris di effettuare molto lift and coast. Per lift and coast si intende quando il pilota approcciando una staccata alza il piede dell’acceleratore prima di cominciare la frenata. Ai piloti viene richiesto di fare lift and cost principalmente per risparmiare carburante, non consumare eccessivamente il fondo della vettura e gestire le temperature dei freni. Il britannico ha seguito le indicazioni del team, rallentando parecchio e perdendo molto terreno rispetto a Verstappen. Sul momento si era pensato che il team di Woking fosse preoccupato da un eccessivo consumo di benzina, come accennato anche dallo stesso Norris nelle interviste post gara. La componente incriminata sarebbe invece il plank, che non può consumarsi oltre i 10 millimetri. Il plank è una tavola di legno posizionata sul fondo piatto della vettura, il cui ruolo principale è permettere che si la monoposto mantenga una distanza minima da terra per questioni di sicurezza. Coi regolamenti attuali, lo spessore minimo è di 10 millimetri. Se la violazione fosse confermata, comporterebbe la squalifica di entrambe le vetture. Uno scenario potenzialmente esplosivo per il campionato, con Max Verstappen che si ritroverebbe a soli 24 punti di distanza dal leader del Mondiale con ancora due gare e una Sprint da disputare. 

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Sono già due i piloti a essere stati squalificati a causa dell’eccessivo consumo del plank in questa stagione. Il primo era stato Lewis Hamilton in Cina, mentre il secondo Nico Hulkenberg in Bahrain. Anche nelle scorse stagioni si sono assistite a squalifiche legate alla stessa irregolarità, tra cui una a Charles Leclerc nel Gran Premio degli Stati Uniti del 2023. In quell’occasione anche lo stesso Hamilton, ai tempi in forze Mercedes, fu squalificato per lo stesso motivo.