Solo le brevi finestre concesse nell’arco della giornata: la colazione e il momento in cui si addormentano. È in quei minuti che Catherine Birmingham capisce la loro inquietudine, come racconta a La Repubblica: “Li vedo euforici in modo strano, ed è l’ansia che parla. Sono tristi e vogliono tornare a casa ed essere di nuovo un nucleo familiare. Io resto qui, non li lascio soli”. Il marito, Nathan Trevillion, non trattiene l’emozione e il dolore: “Sono distrutto. Ho visto i bambini dieci minuti, il tempo di lasciare indumenti e giocattoli. Poi sono stato allontanato”. Solo un intervento dell’avvocato Giovanni Angelucci ha permesso alla madre di rimanere accanto ai piccoli nelle fasce orarie consentite.