Sul volto mostra ancora i segni della recente aggressione. Simone Ruzzi, in arte Cicalone, è tornato alla fermata Ottaviano, dove il 13 novembre era stato colpito da un gruppo di borseggiatori mentre stava realizzando alcune riprese.

Insieme a lui un gruppo di amici, sostenitori e cittadini in un sit-in di protesta per mostrare solidarietà e manifestare per chiedere più controlli e sicurezza nei mezzi pubblici e nelle strade della Capitale. “Non se ne può più – afferma una signora sulla settantina – non puoi uscire da casa, ti rubano, ti ammazzano, ti violentano, ti fanno di tutto. Mancano le leggi, fanno solo chiacchiere in televisione, niente fatti”.

“È diventato insostenibile girare nella metro oggi – aggiunge Luigi – non si può più viaggiare con la paura di portare qualcosa in tasca e la possibilità che ti venga sottratta da persone che ormai considerano questa situazione un vero e proprio lavoro”. 

Cicalone: “Dopo l’aggressione sono stato riempito di affetto dalle persone”

“Sono molto contento – ha detto l’influencer –  In questi giorni per strada, molte persone sono venute e mi hanno baciato come se fossi un parente. M’hanno fermato anche signore di una certa età, che non mi seguono su internet”. Racconta di essersi emozionato dopo aver sentito le parole di una signora: “Poteva essere mia nonna – spiega – mi ha detto “Meno male che stai bene, sono proprio contenta. Ho pianto tanto”. Mi sono immaginato questa signora a casa che pensava a me e piangeva e ho pensato “Cacchio, allora c’è anche chi mi supporta”. 

Il santino di Cicalone

Gli amici gli hanno persino dedicato un santino. L’immagine, generata con l’intelligenza artificiale, mostra l’influencer romano con addosso un paio di occhiali accompagnato da una preghiera: “Oh San Cicalone, tu che vegli sulle metro di Roma e sulle tasche degli onesti, proteggi i portafogli, smaschera i furbetti e infondi nei cuori la santa giustizia di quartiere”.

“Sindaco no, ma potrei fare l’assessore ai trasporti”

Alla domanda su una possibile candidatura a sindaco di Roma, Simone Cicalone risponde a RomaToday: “No, sindaco mai. Sarebbe impossibile da gestire. Sicuramente un ruolo che potrebbe aiutare, sarebbe l’assessore, al turismo, alla sicurezza, o ai trasporti. Così puoi lavorare focalizzato su un argomento e farti sentire, rompere le scatole”.

Poi aggiunge: “Se fossi assessore ai trasporti la prima cosa che farei è portare tutti i giorni la mia presenza sul mezzo pubblico, perché è l’unico modo per iniziare a capire dov’è la falla. Banalmente, se tutti i parlamentari fossero obbligati una volta a settimana a stare sul territorio, cambierebbe tutto”.

La manifestazione, dichiarata apolitica, ha visto tra i presenti anche i deputati Francesco Emilio Borrelli di “Europa Verde” e Marianna Ricciardi del Movimento Cinque Stelle. 

“Non è vero che guadagno 15 mila euro a video”

“Hanno detto che guadagno 15 mila a video, ma magari – scherza l’influencer – se fosse vero non me ne vergognerei”. Simone Cicalone si riferisce alla puntata di Realpolitik andata in onda su Rete 4 in cui afferma lui stesso di arrivare a guadagnare fino a 15 mila euro per un video.

“Se ero ricco lo dicevo, hanno strumentalizzato l’intervista – e ironizza, mostrando il suo abbigliamento – Ragazzi ma me vedete? C’ho sta tuta. Cioè, non la vedete la ricchezza?”