L’abito funebre diventa uno strumento per dire, fino all’ultimo, chi eravamo: è come un messaggio al pubblico, ai cari, alla memoria. Ordinare un look preciso, non lasciare tutto nelle mani degli altri, significa non abbandonare la propria identità fino all’ultimo istante. È un modo per imporre una forma, un rituale che rassicura: è la cura di sé che sopravvive all’ultimo atto. È un gesto di preparazione, quasi sacro nella sua misura. Un abito, soprattutto se firmato o iconico, può diventare il simbolo del ricordo: “questa era Ornella”, si penserà guardando una foto del suo funerale, con quell’abito Dior che sarà associato per sempre all’ideale di eleganza che la cantante ha sempre seguito in vita. È restare, anche nella memoria, con stile.