Svezia e Lettonia, due nazioni che, al primo pensiero, ma anche al secondo o al terzo, è difficile associare la sabbia, sono le regine del beach volley mondiale. Da Adelaide, in Australia, arriva la conferma di una rivoluzione tecnica e culturale che ormai non sorprende più: gli svedesi Åhman/Hellvig dominano la finale iridata maschile, mentre le lettoni Tina Graudina e Anastasija Samoilova tornano sul trono dopo un percorso di altissimo livello.

Nel derby svedese per l’oro maschile, Åhman/Hellvig hanno confermato di essere la coppia più completa del pianeta, battendo Hölting Nilsson/Andersson per 2-0 (25-23, 21-19) al termine di un match serrato, deciso nei dettagli. La prima frazione è stata un braccio di ferro continuo, con gli outsider che hanno retto benissimo fino al rush finale; nel secondo set i campioni olimpici ed europei hanno aumentato la pressione al servizio e la qualità del side-out, chiudendo una partita più equilibrata di quanto dica il risultato. Per i giovani svedesi rivelazione, un argento di valore immenso; per Åhman e Hellvig, un ciclo leggendario che cresce torneo dopo torneo.

La finale femminile ha regalato il match più emozionante della giornata. Tina/Anastasija hanno superato Nuss/Brasher per 2-1 (21-15, 15-21, 15-11) in un confronto tattico, vibrante, segnato da continui cambi di inerzia. Dopo un primo set dominato dalle lettoni grazie alla loro precisione nei cambi palla, le statunitensi hanno reagito con carattere nella seconda frazione, imponendo ritmo e aggressività. Il tie-break è stato un concentrato di nervi e qualità: Tina Graudina ha firmato punti pesantissimi in attacco e a muro, mentre Samoilova ha gestito con lucidità le scelte nei momenti più delicati. Nuss e Brasher, condizionate da una condizione non perfetta, hanno lottato fino all’ultimo ma si sono dovute arrendere alla maggiore continuità delle avversarie.

Nella finale per il terzo posto maschile, la sorpresa francese Rotar/Gauthier-Rat ha completato un Mondiale da incorniciare superando i tedeschi Ehlers/Wickler per 2-0 (21-15, 21-15). Una prestazione autoritaria, costruita su una difesa attentissima e un side-out impeccabile, che ha permesso ai francesi di controllare entrambi i set senza mai perdere l’inerzia. Per Ehlers e Wickler, invece, una giornata storta che non cancella un torneo comunque positivo.

Il bronzo femminile parla invece brasiliano: Carol/Rebecca hanno fatto loro il derby verdeoro battendo Thamela/Victoria per 2-0 (21-18, 22-20). Una sfida intensa, giocata punto a punto, in cui l’esperienza di Carol e la continuità offensiva di Rebecca hanno fatto la differenza nel finale di entrambi i parziali. Thamela e Victoria hanno imposto spesso il proprio ritmo, ma nei momenti decisivi hanno pagato qualche imprecisione di troppo.