Ha solo 15 anni il giovane ragazzo napoletano che è stato fermato in queste ore dalla Polizia di Stato con l’accusa di omicidio aggravato, in riferimento all’omicidio del 19enne Marco Pio Salomone. La tragedia si era consumata ieri, sabato 22 novembre, nel quartiere Arenaccia del capoluogo campano. Il minorenne è accusato anche di porto e detenzione illegali di arma da fuoco.
Stretto riserbo degli inquirenti
Il fermato era stato identificato già da ieri e oggi, 23 novembre, si è costituito in questura, accompagnato dal suo avvocato. Al momento gli investigatori mantengono uno stretto riserbo sulla vicenda senza voler segnalare alcun dettaglio sul movente dell’omicidio. Marco Pio Salomone era stato ferito mortalmente da un colpo di pistola alla testa mentre era in auto con tre amici intorno all’una e mezza della notte tra venerdì e sabato. Il ferimento era avvenuto in via Generale Francesco Pinto, nei pressi di una sala giochi.
Il racconto dei presenti
Infatti, proprio secondo quanto raccontato dagli amici della vittima, presenti nel momento dell’omicidio, il 19enne era stato colpito alla fronte mentre si trovava in auto con loro. I giovani amici presenti hanno raccontato agli agenti della squadra mobile di avere sentito un boato mentre erano in auto, in movimento, e di avere poi visto il loro amico accasciarsi, con una evidente ferita in testa. La vittima era stata poi trasportata in ospedale, dove poi è deceduta. I medici avevano hanno accertato che il proiettile sparato era entrato e uscito proprio dalla fronte del giovane.
Il sequesto dell’auto
L’auto su cui viaggiavano gli amici, una Panda, è stata sequestrata e verrà sottoposta a controlli per verificare la versione dei fatti. Proseguono, intanto, le indagini per cercare chiarire la dinamica dell’omicidio. La vittima, è emerso, aveva precedenti di polizia per spaccio di droga.
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