L’esercito israeliano ha reso noto di aver condotto \”poco fa un attacco mirato prendendo di mira un terrorista chiave di Hezbollah a Beirut\”. I media locali hanno riferito di un raid sulla periferia sud della capitale libanese. L’attacco è avvenuto nel sobborgo di Dahiyeh, roccaforte della milizia filo-Iran. Nel mirino del raid israeliano su Beirut, ci sarebbe il numero due e capo di stato maggiore ad interim di Hezbollah, Ali Tabatabai. Non è ancora chiara la sorte dell’uomo.\n
Una delegazione di alti funzionari di Hamas è arrivata al Cairo per incontrare funzionari dell’intelligence egiziana e discutere della recente escalation delle ostilità nella Striscia di Gaza, riporta il quotidiano saudita Al-Hadath, citando una fonte anonima a conoscenza della questione. Lo si legge sul Times of Israel. Si prevede che la delegazione incontrerà anche i rappresentanti dei paesi mediatori – Egitto, Qatar e Stati Uniti – per discutere \”le modalità per contenere l’escalation\” e la transizione alla seconda fase del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il futuro di Gaza.
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L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato che le Idf hanno colpito il capo di stato maggiore di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabai, nei raid attuati nel cuore di Beirut. Il capo di stato maggiore de facto di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabai, viene accusato di aver \”guidato la formazione e l’armamento dell’organizzazione terroristica\”. Secondo la stessa dichiarazione ufficiale, rilanciata dalla stampa israeliana, \”il primo ministro Netanyahu ha ordinato l’attacco su raccomandazione del ministro della Difesa e del capo di stato maggiore delle IDF\”. Al contempo, ha ribadito che \”Israele e’ determinato ad agire per raggiungere i suoi obiettivi ovunque e in qualsiasi momento\”.
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Nel mirino del raid israeliano su Beirut, c’era il numero due e capo di stato maggiore ad interim di Hezbollah, Ali Tabatabai. Lo riportano i media israeliani. Non è ancora chiara la sorte dell’uomo.
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L’esercito israeliano ha reso noto di aver condotto \”poco fa un attacco mirato prendendo di mira un terrorista chiave di Hezbollah a Beirut\”. I media libanesi parlando di un raid sulla periferia sud della capitale libanese. L’attacco è avvenuto nel sobborgo di Dahiyeh, roccaforte della milizia filo-Iran. Secondo i media israeliani, si tratta del primo raid su Beirut da 5 mesi.
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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è il colpevole del genocidio in corso a Gaza e si oppone al dispiegamento di una forza internazionale che garantisca la pace nella Striscia. Un’accusa che arriva ancora una volta dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, espressa in conferenza stampa dal G20 in corso in Sudafrica. \”Quello che sta avvenendo a Gaza è un genocidio più che una guerra ed è sotto gli occhi di tutti, impossibile non vederlo. Un genocidio che ha un colpevole preciso: Netanyahu. Lo abbiamo detto da sempre, senza indietreggiare mai, dinanzi a nessuno\”, ha detto Erdogan. \”Stiamo lavorando a una forza internazionale per mantenere la Pace nella Striscia, ma Israele si sta opponendo in tutte le maniere possibili\”, ha sottolineato il leader turco in merito alle trattative in corso e all’organizzazione di un team di peacekeeping a Gaza.
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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele continuerà a colpire Hezbollah e Hamas in risposta alle violazioni del cessate il fuoco. \”Continuiamo a colpire il terrorismo su più fronti – ha affermato in apertura della riunione settimanale del governo – Questo weekend le Forze di Difesa Israeliane hanno colpito in Libano, e continueremo a fare tutto il necessario per impedire a Hezbollah di ristabilire la sua capacità di minacciarci\”. Poi su Gaza: \”Da quando c’è il cessate il fuoco, Hamas non ha smesso di violarlo, e agiamo di conseguenza. Ci sono stati diversi tentativi da parte loro di infiltrarsi nel nostro territorio oltre la Linea Gialla e nuocere ai nostri soldati. Li abbiamo fermati con decisione e abbiamo inflitto un prezzo molto alto. Molti terroristi sono stati eliminati, e terroristi sono stati catturati nei tunnel a Rafah\”. Il premier ha inoltre respinto le critiche su un presunto coordinamento con Washington: \”Tutte le discussioni sul fatto che ‘dobbiamo ottenere l’approvazione’ da questa o quella parte sono semplicemente delle complete bugie. Israele agisce senza affidarsi a nessuno ed è responsabile della propria sicurezza\”.
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Del genero del presidente americano Donald Trump (marito della figlia Ivanka), si è tornati a parlare dopo l’accordo di tregua tra Israele e Hamas, siglato dopo oltre due anni di conflitto. Insieme a Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina e in Medio Oriente, Kushner ha avuto un ruolo attivo nelle trattative tra le parti: ecco chi è.
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Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, Eyal Zamir, ha convocato alti ufficiali dell’esercito per chiedergli conto personalmente delle loro azioni in merito ai fallimenti del 7 ottobre e valutare eventuali sanzioni \”personali\”. Lo riferiscono i media israeliani. Nelle scorse settimane Zamir aveva annunciato che avrebbe preso \”decisioni personali\” riguardo agli ufficiali superiori sulla base dei risultati di un’indagine condotta da un gruppo esterno di esperti, evocando anche possibili licenziamenti. Zamir dovrebbe concludere gli incontri entro questa sera, dopodiché l’Idf pubblicherà una dichiarazione con i dettagli, scrive Times of Israel.
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Hamas continua a violare il cessate il fuoco e Israele non può che agire di conseguenza. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante una riunione di gabinetto, riporta la stampa israeliana. Nelle scorse ore almeno 24 persone sono morte in raid israeliani sulla striscia di Gaza e in queste settimane l’aviazione di Telo’ Aviv ha continuato a colpire Hezbollah nel Libano meridionale. \”Continueremo a fare tutto il necessario per impedire a Hezbollah di ristabilire la sua capacità di minacciarci\”, ha detto Netanyahu, \”stiamo facendo lo stesso a Gaza, Hamas continua a violare il cessate il fuoco e stiamo agendo di conseguenza senza dipendere da nessuno\”. \”Tutta la discussione sul fatto che dobbiamo ‘ottenere l’approvazione’ da un’entità o da un’altra è semplicemente un’assoluta bugia\”, ha sottolineato ancora il primo ministro israeliano.
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Un gruppo di hacker iraniani ha reso pubblici ieri i dati personali di alti funzionari dell’industria della difesa israeliana, pubblicando nomi completi, numeri di telefono, indirizzi, qualifiche professionali, indirizzi e-mail e curriculum dei lavoratori, insieme a ulteriori dettagli identificativi. Lo riferisce Ynet. Nello specificio, si tratta di 10 ingegneri e dipendenti di alto livello dell’industria della difesa israeliana. Gli hacker hanno anche offerto una ricompensa di 10.000 dollari per informazioni. Non è chiaro se le informazioni provengano da fonti pubbliche o da una violazione dei sistemi. Non è la prima volta che hacker iraniani diffondono dati di perosne israeliane. Era già successo durante le Olimpiadi di Parigi dello scorso anno, quando erano stati diffusi carte d’identità, patenti, dati di accesso per account e servizi online, biglietti aerei, fotografie private di atleti dello Stato ebraico. Un altro attacco simile risale a novembre del 2023, quando l’esercito israeliano dichiarò di aver sventato una rete di falsi profili sui social che utilizzando foto di donne realmente esistenti tentavano di estorcere informazioni ai soldati per conto di Hamas.
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Il ministero dell’Intelligence iraniano ha avvertito di tentativi da parte di nemici esterni, inclusi Stati Uniti e Israele, di prendere di mira il leader supremo Ali Khamenei e destabilizzare la Repubblica Islamica. Lo riporta l’agenzia Isna, citando il ministro Esmail Khatib: \”Il nemico cerca di colpire il leader supremo, talvolta con tentativi di assassinio, talvolta con attacchi ostili\”, e ha aggiunto che chi agisce in questa direzione \”consapevolmente o inconsapevolmente è un agente infiltrato del nemico\”.
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Hamas sta violando il cessate il fuoco e Israele \”agisce senza dipendere da nessuno\”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu all’inizio della riunione di governo, definendo una \”menzogna assoluta\” le affermazioni secondo cui Israele avrebbe bisogno di autorizzazioni esterne per le sue azioni. Ieri un funzionario americano aveva detto ai media che gli ultimi raid su Gaza erano stati lanciati con l’accordo degli Stati Uniti. \”Noi operiamo indipendentemente da chiunque. L’Idf intraprende automaticamente azioni immediate per contrastare gli attacchi. Questo passa attraverso il ministro della Difesa e alla fine arriva a me, e decidiamo indipendentemente da qualsiasi fattore, ed è così che deve essere. Israele è responsabile della propria sicurezza\”, ha insistito Netanyahu. Il primo ministro ha aggiunto che il governo continuerà a impedire anche a Hezbollah di ricostruire le proprie capacità di minaccia in Libano.
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L’esercito israeliano ha brevemente dichiarato su X di aver ucciso un comandante locale di Hamas a Gaza, per poi cancellare il post. Lo stesso identificava il comandante come Alaa Al-Hadidi, responsabile dei rifornimenti presso il quartier generale di produzione di Hamas. Non è stato specificato quando il comandante sarebbe stato ucciso. L’esercito israeliano ha poi affermato che dovrebbe rilasciare una dichiarazione in seguito.
“,”postId”:”c54c9d23-a7c2-4415-8eb2-125d9068df08″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-23T09:17:17.779Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-23T10:17:17+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni”,”content”:”
Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.
“,”postId”:”2c9a42e5-3187-46fa-94e4-251b8a4c5485″,”postLink”:{“title”:”Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/israele-palestina-pace-piani”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/109f4c6e66aad5b71647ac9d7eb42ea1d01d862a/skytg24/it/mondo/2024/02/16/israele-palestina-piani-pace/hero_palestina_israele_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-23T09:03:11.200Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-23T10:03:11+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Yemen, gli Houthi condannano a morte 17 persone per spionaggio “,”content”:”
Una corte di Sana’a controllata dagli Houthi ha condannato a morte 17 persone accusate di \”spiare per i nemici britannici, americani e israeliani\”. Lo riporta Ynet. La sentenza è arrivata in meno di due settimane e sarà eseguita tramite fucilazione. Due persone imputate nello stesso processo sono state assolte, altre due sono state condannate rispettivamente a tre e dieci anni di carcere.
“,”postId”:”7214621f-ee23-4b7d-9479-2177b48830e9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-23T08:48:59.165Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-23T09:48:59+0100″,”altBackground”:false,”title”:”In corso \”pesanti attacchi\” israeliani su Rafah”,”content”:”
Sono in corso \”pesanti attacchi\” aerei palestinesi sulla città di Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti palestinesi rilanciate dai media arabi.
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L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell’ottobre del 2025.
“,”postId”:”a5896a54-1d2b-43a3-9479-9a9048010ac3″,”postLink”:{“title”:”La questione israelo-palestinese, cos’è e come è nata”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/questione-palestinese”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/69f22a4c6599ba2f11dc3c68087d075a2aa44092/skytg24/it/mondo/approfondimenti/israele-palestina-conflitto/israele_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-23T07:38:30.660Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-23T08:38:30+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo”,”content”:”
La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.
“,”postId”:”73a1689c-ac99-42dc-afe0-fd83eeab4709″,”postLink”:{“title”:”Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/9faf2e0b46696ee98815577a8eae52def9ec7585/skytg24/it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa/ansa-getty-trump-hamas-gaza.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-23T06:46:24.861Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-23T07:46:24+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Joe Sacco su Gaza: \”Vedo ferocia e distruzione e dico: è genocidio\””,”content”:”
Intervista a tutto campo al pioniere e massimo rappresentante del graphic journalism. Il suo punto di vista sul conflitto in Medio Oriente e la spiegazione delle sue parole: “Abbiamo sangue sulle nostre mani. Abbiamo un ruolo in tutto questo”. E poi le amministrazioni americane di Biden e Trump, la sua condizione di immigrato negli Stati Uniti, il ruolo del giornalismo.
“,”postId”:”92568239-ab0d-42e0-a35f-e043188cc005″,”postLink”:{“title”:”Joe Sacco su Gaza: ‘Vedo ferocia e distruzione e dico: è genocidio'”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/11/22/tregua-gaza-genocidio-joe-sacco-intervista”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/f81ec9ef90098d1dbeb9026adaeb348919d43a06/skytg24/it/mondo/2025/11/21/tregua-gaza-genocidio-joe-sacco-intervista/GettyImages-450370578.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-23T06:31:34.771Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-23T07:31:34+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Attacchi israeliani su Gaza, bilancio sale a 24 morti “,”content”:”
E’ salito a 24 morti, tra cui alcuni bambini, e 87 feriti il bilancio degli attacchi aerei israeliani delle scorse ore sulla Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche palestinesi, riprese da Al Jazeera. Nel dettaglio i raid hanno interessato Gaza City, dove undici persone sono state uccise da un drone, Deir-el-Balah e il campo profughi di Nuseirat.
“,”postId”:”c30e82ca-e581-403d-bafa-93938ec988f4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-23T06:18:48.114Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-23T07:18:48+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Dirigenti di Hamas al Cairo per discutere escalation su Gaza\””,”content”:”
Una delegazione di alti funzionari di Hamas è arrivata al Cairo per incontrare funzionari dell’intelligence egiziana e discutere della recente escalation delle ostilità nella Striscia di Gaza, riporta il quotidiano saudita Al-Hadath, citando una fonte anonima a conoscenza della questione. Lo si legge sul Times of Israel. Si prevede che la delegazione incontrerà anche i rappresentanti dei paesi mediatori – Egitto, Qatar e Stati Uniti – per discutere \”le modalità per contenere l’escalation\” e la transizione alla seconda fase del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il futuro di Gaza.
“,”postId”:”5ff1202c-851c-4007-a8ca-250f4de13f08″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}}]}” query='{“configurationName”:”LIVEBLOG_CONTAINER_WIDGET”,”liveblogId”:”996eceb9-2b94-4834-85b4-aea0f37d11b3″,”tenant”:”tg24″,”limit”:800}’ config='{“live”:true,”isWebView”:false,”postsPerPageMobile”:10,”postsPerPageDesktop”:10}’>
L’esercito israeliano ha reso noto di aver condotto “poco fa un attacco mirato prendendo di mira un terrorista chiave di Hezbollah a Beirut”. I media locali hanno riferito di un raid sulla periferia sud della capitale libanese. L’attacco è avvenuto nel sobborgo di Dahiyeh, roccaforte della milizia filo-Iran. Nel mirino del raid israeliano su Beirut, ci sarebbe il numero due e capo di stato maggiore ad interim di Hezbollah, Ali Tabatabai. Non è ancora chiara la sorte dell’uomo.
Una delegazione di alti funzionari di Hamas è arrivata al Cairo per incontrare funzionari dell’intelligence egiziana e discutere della recente escalation delle ostilità nella Striscia di Gaza, riporta il quotidiano saudita Al-Hadath, citando una fonte anonima a conoscenza della questione. Lo si legge sul Times of Israel. Si prevede che la delegazione incontrerà anche i rappresentanti dei paesi mediatori – Egitto, Qatar e Stati Uniti – per discutere “le modalità per contenere l’escalation” e la transizione alla seconda fase del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il futuro di Gaza.
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35 minuti fa
Erdogan: “Netanyahu non vuole peacekeeping a Gaza”
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è il colpevole del genocidio in corso a Gaza e si oppone al dispiegamento di una forza internazionale che garantisca la pace nella Striscia. Un’accusa che arriva ancora una volta dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, espressa in conferenza stampa dal G20 in corso in Sudafrica. “Quello che sta avvenendo a Gaza è un genocidio più che una guerra ed è sotto gli occhi di tutti, impossibile non vederlo. Un genocidio che ha un colpevole preciso: Netanyahu. Lo abbiamo detto da sempre, senza indietreggiare mai, dinanzi a nessuno”, ha detto Erdogan. “Stiamo lavorando a una forza internazionale per mantenere la Pace nella Striscia, ma Israele si sta opponendo in tutte le maniere possibili”, ha sottolineato il leader turco in merito alle trattative in corso e all’organizzazione di un team di peacekeeping a Gaza.
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49 minuti fa
Netanyahu: “Continuiamo a colpire il terrorismo su più fronti”
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele continuerà a colpire Hezbollah e Hamas in risposta alle violazioni del cessate il fuoco. “Continuiamo a colpire il terrorismo su più fronti – ha affermato in apertura della riunione settimanale del governo – Questo weekend le Forze di Difesa Israeliane hanno colpito in Libano, e continueremo a fare tutto il necessario per impedire a Hezbollah di ristabilire la sua capacità di minacciarci”. Poi su Gaza: “Da quando c’è il cessate il fuoco, Hamas non ha smesso di violarlo, e agiamo di conseguenza. Ci sono stati diversi tentativi da parte loro di infiltrarsi nel nostro territorio oltre la Linea Gialla e nuocere ai nostri soldati. Li abbiamo fermati con decisione e abbiamo inflitto un prezzo molto alto. Molti terroristi sono stati eliminati, e terroristi sono stati catturati nei tunnel a Rafah”. Il premier ha inoltre respinto le critiche su un presunto coordinamento con Washington: “Tutte le discussioni sul fatto che ‘dobbiamo ottenere l’approvazione’ da questa o quella parte sono semplicemente delle complete bugie. Israele agisce senza affidarsi a nessuno ed è responsabile della propria sicurezza”.
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13:01
Jared Kushner, chi è il genero di Trump e il ruolo tra Israele e Hamas
Del genero del presidente americano Donald Trump (marito della figlia Ivanka), si è tornati a parlare dopo l’accordo di tregua tra Israele e Hamas, siglato dopo oltre due anni di conflitto. Insieme a Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina e in Medio Oriente, Kushner ha avuto un ruolo attivo nelle trattative tra le parti: ecco chi è.
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12:36
Il capo dell’Idf convoca ufficiali in vista di sanzioni per il 7 ottobre
Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, Eyal Zamir, ha convocato alti ufficiali dell’esercito per chiedergli conto personalmente delle loro azioni in merito ai fallimenti del 7 ottobre e valutare eventuali sanzioni “personali”. Lo riferiscono i media israeliani. Nelle scorse settimane Zamir aveva annunciato che avrebbe preso “decisioni personali” riguardo agli ufficiali superiori sulla base dei risultati di un’indagine condotta da un gruppo esterno di esperti, evocando anche possibili licenziamenti. Zamir dovrebbe concludere gli incontri entro questa sera, dopodiché l’Idf pubblicherà una dichiarazione con i dettagli, scrive Times of Israel.
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12:29
Netanyahu: “Hamas continua a violare il cessate il fuoco”
Hamas continua a violare il cessate il fuoco e Israele non può che agire di conseguenza. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante una riunione di gabinetto, riporta la stampa israeliana. Nelle scorse ore almeno 24 persone sono morte in raid israeliani sulla striscia di Gaza e in queste settimane l’aviazione di Telo’ Aviv ha continuato a colpire Hezbollah nel Libano meridionale. “Continueremo a fare tutto il necessario per impedire a Hezbollah di ristabilire la sua capacità di minacciarci”, ha detto Netanyahu, “stiamo facendo lo stesso a Gaza, Hamas continua a violare il cessate il fuoco e stiamo agendo di conseguenza senza dipendere da nessuno”. “Tutta la discussione sul fatto che dobbiamo ‘ottenere l’approvazione’ da un’entità o da un’altra è semplicemente un’assoluta bugia”, ha sottolineato ancora il primo ministro israeliano.
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12:22
Hacker iraniani pubblicano dati di alti funzionari della Difesa israeliana
Un gruppo di hacker iraniani ha reso pubblici ieri i dati personali di alti funzionari dell’industria della difesa israeliana, pubblicando nomi completi, numeri di telefono, indirizzi, qualifiche professionali, indirizzi e-mail e curriculum dei lavoratori, insieme a ulteriori dettagli identificativi. Lo riferisce Ynet. Nello specificio, si tratta di 10 ingegneri e dipendenti di alto livello dell’industria della difesa israeliana. Gli hacker hanno anche offerto una ricompensa di 10.000 dollari per informazioni. Non è chiaro se le informazioni provengano da fonti pubbliche o da una violazione dei sistemi. Non è la prima volta che hacker iraniani diffondono dati di perosne israeliane. Era già successo durante le Olimpiadi di Parigi dello scorso anno, quando erano stati diffusi carte d’identità, patenti, dati di accesso per account e servizi online, biglietti aerei, fotografie private di atleti dello Stato ebraico. Un altro attacco simile risale a novembre del 2023, quando l’esercito israeliano dichiarò di aver sventato una rete di falsi profili sui social che utilizzando foto di donne realmente esistenti tentavano di estorcere informazioni ai soldati per conto di Hamas.
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12:04
Iran, l’intelligence avverte: “I nemici cercano di assassinare Khamenei”
Il ministero dell’Intelligence iraniano ha avvertito di tentativi da parte di nemici esterni, inclusi Stati Uniti e Israele, di prendere di mira il leader supremo Ali Khamenei e destabilizzare la Repubblica Islamica. Lo riporta l’agenzia Isna, citando il ministro Esmail Khatib: “Il nemico cerca di colpire il leader supremo, talvolta con tentativi di assassinio, talvolta con attacchi ostili”, e ha aggiunto che chi agisce in questa direzione “consapevolmente o inconsapevolmente è un agente infiltrato del nemico”.
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11:15
Netanyahu: “Hamas viola tregua, non ci serve via libera per agire”
Hamas sta violando il cessate il fuoco e Israele “agisce senza dipendere da nessuno”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu all’inizio della riunione di governo, definendo una “menzogna assoluta” le affermazioni secondo cui Israele avrebbe bisogno di autorizzazioni esterne per le sue azioni. Ieri un funzionario americano aveva detto ai media che gli ultimi raid su Gaza erano stati lanciati con l’accordo degli Stati Uniti. “Noi operiamo indipendentemente da chiunque. L’Idf intraprende automaticamente azioni immediate per contrastare gli attacchi. Questo passa attraverso il ministro della Difesa e alla fine arriva a me, e decidiamo indipendentemente da qualsiasi fattore, ed è così che deve essere. Israele è responsabile della propria sicurezza”, ha insistito Netanyahu. Il primo ministro ha aggiunto che il governo continuerà a impedire anche a Hezbollah di ricostruire le proprie capacità di minaccia in Libano.

©Ansa
10:26
L’esercito israeliano afferma di aver ucciso un comandante di Hamas a Gaza
L’esercito israeliano ha brevemente dichiarato su X di aver ucciso un comandante locale di Hamas a Gaza, per poi cancellare il post. Lo stesso identificava il comandante come Alaa Al-Hadidi, responsabile dei rifornimenti presso il quartier generale di produzione di Hamas. Non è stato specificato quando il comandante sarebbe stato ucciso. L’esercito israeliano ha poi affermato che dovrebbe rilasciare una dichiarazione in seguito.
10:17
Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni
Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.
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10:03
Yemen, gli Houthi condannano a morte 17 persone per spionaggio
Una corte di Sana’a controllata dagli Houthi ha condannato a morte 17 persone accusate di “spiare per i nemici britannici, americani e israeliani”. Lo riporta Ynet. La sentenza è arrivata in meno di due settimane e sarà eseguita tramite fucilazione. Due persone imputate nello stesso processo sono state assolte, altre due sono state condannate rispettivamente a tre e dieci anni di carcere.
09:48
In corso “pesanti attacchi” israeliani su Rafah
Sono in corso “pesanti attacchi” aerei palestinesi sulla città di Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti palestinesi rilanciate dai media arabi.
09:20
La questione israelo-palestinese, cos’è e come è nata
L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell’ottobre del 2025.
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08:38
Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo
La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.
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07:46
Joe Sacco su Gaza: “Vedo ferocia e distruzione e dico: è genocidio”
Intervista a tutto campo al pioniere e massimo rappresentante del graphic journalism. Il suo punto di vista sul conflitto in Medio Oriente e la spiegazione delle sue parole: “Abbiamo sangue sulle nostre mani. Abbiamo un ruolo in tutto questo”. E poi le amministrazioni americane di Biden e Trump, la sua condizione di immigrato negli Stati Uniti, il ruolo del giornalismo.
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07:31
Attacchi israeliani su Gaza, bilancio sale a 24 morti
E’ salito a 24 morti, tra cui alcuni bambini, e 87 feriti il bilancio degli attacchi aerei israeliani delle scorse ore sulla Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche palestinesi, riprese da Al Jazeera. Nel dettaglio i raid hanno interessato Gaza City, dove undici persone sono state uccise da un drone, Deir-el-Balah e il campo profughi di Nuseirat.
07:18
Media: “Dirigenti di Hamas al Cairo per discutere escalation su Gaza”
Una delegazione di alti funzionari di Hamas è arrivata al Cairo per incontrare funzionari dell’intelligence egiziana e discutere della recente escalation delle ostilità nella Striscia di Gaza, riporta il quotidiano saudita Al-Hadath, citando una fonte anonima a conoscenza della questione. Lo si legge sul Times of Israel. Si prevede che la delegazione incontrerà anche i rappresentanti dei paesi mediatori – Egitto, Qatar e Stati Uniti – per discutere “le modalità per contenere l’escalation” e la transizione alla seconda fase del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il futuro di Gaza.
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