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Dalla palestra CrossFit al cuore della battaglia politica americana, Marjorie Taylor Greene è diventata il volto più controverso dell’ala estrema del Partito Repubblicano. La sua recente rottura con il Presidente Donald Trump, culminata con le sue dimissioni a sorpresa, è la cronaca dell’implosione di un’alleanza forgiata nel fuoco del populismo Maga (Make America Great Again).

Dalla Georgia al Congresso

Nata in Georgia nel 1974, Marjorie Taylor Greene è approdata al Congresso nel 2021, rappresentando il 14° distretto. Nel curriculum una laurea in Economia Aziendale, seguita dall’attività nell’azienda di costruzioni di famiglia.

Greene si è imposta cavalcando l’onda del sentimento anti-establishment, abbracciando con fervore le teorie del complotto e la linea intransigente a supporto di Trump. Si identifica orgogliosamente come “Nazionalista Cristiana”, un’etichetta che riassume la sua visione politica conservatrice e identitaria.

La carriera della Deputata è legata alla sua tendenza a promuovere tesi radicali e a ingaggiare scontri frontali.

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È stata tra le voci più forti a sostenere QAnon, una cospirazione di estrema destra, e ha diffuso in passato opinioni islamofobe e teorie sulla “sostituzione etnica”.