Il covo dove era nascosta la refurtiva era alla Magliana Vecchia, nell’appartamento romano della sorella di uno dei dieci indagati. C’è un filo che collega Roma e Firenze nell’indagine di carabinieri e polizia che ha portato a recuperare parte del bottino fatto sparire dalle boutique romane di Valentino vicino piazza di Spagna (l’8 agosto) e dal negozio di Louis Vuitton di via dei Condotti lo scorso 17 novembre. Nel mezzo un altro colpo – il 31 agosto da Dior a Firenze (qui il video) – dove una banda partita da Roma fece sparire borse, sciarpe, occhiali e scarpe di alta moda per un valore complessivo di 184mila euro. 

Arrestati tre dei quattro ladri (con uno ancora non identificato) dagli investigatori della squadra mobile del capoluogo toscano, i pubblici ministeri delle procure di Roma e di Firenze hanno messo insieme il puzzle, trovando un collegamento fra i furti perpetrati nella Capitale e quello della scorsa estate nella boutique fiorentina di via degli Strozzi. Un’unica banda, composta da dieci persone, fra cui la batteria che svaligiò Dior in Toscana, per cui sono state disposte tre ordinanze di custodia cautelare a carico di un 26enne romano (Vittorio B.), un 28enne moldavo (Ion B.) e un 37enne uruguaiano (Adan Ignacio B.R.) con una quarta persona non ancora identificata.

Il covo alla Magliana Vecchia

In particolare sono state le indagini condotte dai carabinieri della stazione Roma San Lorenzo in Lucina e da quelli del nucleo operativo della compagnia di Roma Centro a rinvenire il covo dove erano state portate buona parte delle borse fatte sparire dalle due boutique di lusso del Tridente. Un appartamento in via Alfredo Testoni, dove vive la sorella di uno dei dieci indagati. Una base di appoggio, con borse e articoli di lusso in procinto di essere rivenduti presumibilmente all’estero. Una volta nell’abitazione gli investigatori dell’Arma hanno trovato e sequestrato 137 borse e un paio di scarpe Louis Vuitton dei 140 pezzi asportati nel furto del 17 novembre. Nella stessa abitazione anche 29 borse Valentino delle 74 rubate l’8 agosto scorso, per un valore complessivo di quasi 400mila euro. Nella casa anche gli abiti indossati al momento dei fatti e ripresi dai sistemi di video-sorveglianza, strumenti da scasso utilizzati per compiere i furti, quali una fiamma ossidrica, un disturbatore di frequenze, vari attrezzi da scasso, cellulari e altri strumenti informatici utili alla ricostruzione dei fatti e alla individuazione delle responsabilità.

Ritrovate le borse rubate da Valentino e Louis Vuitton (video)Il filo tra Roma e Firenze

Decreti di perquisizione nell’appartamento del municipio Arvalia, emessi dalla procura della Repubblica di Roma, dopo che la procura di Firenze ha disposto le ordinanze di custodia cautelare per tre dei quattro membri della banda ritenuti colpevoli del furto da quasi 200mila euro messo a segno da Dior a Firenze lo scorso 31 agosto. In quel caso – come accertato dagli inquirenti – quattro persone entrarono nella boutique di via degli Strozzi attraverso un varco ricavato nel muro di un negozio confinante in via Sassetti. Approfittando di un armadio cassa, la banda riuscì ad accedere ai locali e a scappare con articoli per un valore complessivo di 184mila euro

Banda del buco da Dior a Firenze

La notte precedente al furto, il 30 agosto, tre dei presunti responsabili – tutti provenienti da Roma – sarebbero arrivati nel capoluogo toscano per iniziare a forare la parete dell’edificio. Il lavoro sarebbe poi stato completato la sera successiva: intorno alle 2:00, con il volto coperto, i ladri fecero irruzione nella boutique, arraffando la merce e fuggendo poco dopo verso la Capitale. Le indagini, condotte attraverso l’analisi delle immagini di videosorveglianza, l’esame dei tabulati telefonici e le attività di intercettazione, hanno permesso agli investigatori di ricostruire gli spostamenti della banda e di individuare anche il veicolo utilizzato per raggiungere Firenze e per la fuga. Poi il collegamento con le indagini dei carabinieri romani, che da subito avevano accertato come dietro ai colpi da Valentino in piazza Mignanelli e da Vuitton in via dei Condotti ci potesse essere la stessa banda.

Dieci indagati e tre arresti

Arrestati tre dei quattro membri della batteria di Firenze, per quanto riguarda i colpi nelle boutique del centro Storico di Roma sono dieci gli indagati (fra cui i tre arrestati per la visita da Dior). Una banda internazionale composta da romani, moldavi, romeni, spagnoli e sudamericani (un uruguaiano e un peruviano). Non si esclude, viste le modalità, che possano essere gli stessi che hanno svaligiato sempre a Roma Palazzo Fendi (nel 2023) e lo store di Valentino di piazza Mignanelli nel novembre 2024






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