A Roma lo sciopero di venerdì 28 novembre coinvolgerà l’intera rete del trasporto pubblico. L’agitazione interesserà sia i mezzi Atac – metro, bus e tram – sia le linee periferiche gestite dagli operatori privati. Come previsto dalla normativa, saranno comunque garantite le corse nelle fasce di garanzia: dall’inizio del servizio fino alle 8:30 e poi dalle 17 alle 20.
Al di fuori di questi orari, l’offerta di metro e bus potrà subire forti riduzioni con possibili ritardi, variazioni di percorso o cancellazioni. Nelle stazioni della metropolitana che resteranno aperte non sarà assicurato il funzionamento delle biglietterie, mentre i parcheggi di scambio rimarranno operativi.
Lo sciopero riguarda anche i mezzi gestiti da Cotral: quindi bus regionali, la ferrovia Roma Nord e la linea Metromare. Anche per questi servizi saranno garantite le corse essenziali nelle fasce protette, fino alle 8:30 del mattino e dalle 17 alle 20.
“L’appello Cobas e quelli di tanti gruppi di lavoratori/trici della Cgil per uno sciopero unitario non sono stati ascoltati. Purtroppo la Cgil ha convocato il proprio sciopero il 12 dicembre, contrapponendosi a quello da tempo convocato dai Cobas e da tutti gli altri sindacati di base per il 28 novembre, e oltretutto fuori tempo massimo rispetto all’iter della Finanziaria: sciopero che la Cgil dovrà gestire in perfetta solitudine, essendosi rotta di fatto, dopo oltre 70 anni, la stretta alleanza con Cisl e Uil”. così il comunicato Cobas.
A Roma il corteo andrà da Piazza Indipendenza alle 9.30 a Piazza Barberini, passando accanto a ministeri e luoghi istituzionali di rilievo.
La mobilitazione interesserà anche i dipendenti del Gruppo FS – in particolare Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord. Dalle 21:00 di giovedì 27 alle 21:00 di venerdì 28 novembre saranno a rischio collegamenti ad alta velocità, Intercity e treni regionali. Per questi ultimi resteranno comunque attive le fasce di garanzia, previste tra le 6:00 e le 9:00 e tra le 18:00 e le 21:00.
Trenitalia, in una nota, ha inoltre precisato che lo sciopero “potrebbe comportare modifiche al servizio anche prima dell’avvio e dopo la conclusione dell’agitazione”.