Il tecnico rossonero: “Quando incontriamo le piccole e dobbiamo decidere noi il ritmo, a tratti lo facciamo e a tratti no. Con quelle più forti si difende meglio e si è più cattivi nelle ripartenze”
Sta provando, non da ieri, a nascondere il suo Milan più che può (“Inter e Napoli sono le favorite per lo scudetto”, “Questo derby non è uno snodo” sono due delle frasi sentenziate in vigilia), ma da stanotte per Max Allegri sarà molto più difficile riuscirci. Come si fa a restare sotto coperta quando si guida una squadra che fino a questo momento ha vinto con Bologna, Napoli, Roma e Inter, e pareggiato a Torino con la Juve? Il Diavolo si conferma grande con le grandi e accontenta Allegri, che aveva espresso il desiderio di trascorrere una settimana serena. Beh, qui diciamo che si va abbastanza oltre la semplice serenità: vincere il derby (prosegue il circolo virtuoso ereditato dalla scorsa stagione) è un boost che coinvolge tutti i sensi.
andamento—
“È stata una bella vittoria, in una partita divertente – racconta Allegri nel dopogara -. Nel primo quarto d’ora siamo rimasti troppo bloccati, poi siamo andati meglio. Abbiamo avuto quattro o cinque situazioni in cui si poteva rifinire meglio negli ultimi venti metri. E bisogna rifinire meglio anche sui cross, essere più bravi nella qualità dei passaggi. Dopo, ci siamo difesi in maniera ordinata. Abbiamo fatto una bella partita, difendendo discretamente bene anche sulle palle inattive. Vincere gli scontri diretti è una grande gioia. È vero, abbiamo perso punti con le piccole però con Roma e Napoli si poteva anche pareggiare, quindi dico che i punti che abbiamo sono quelli che meritiamo. Maignan para rigori? Claudio Filippi è il migliore in quel ruolo, è meticoloso, il migliore nel preparare i portieri anche sui rigori. Questa partita comunque ha confermato il nostro andamento che abbiamo in campionato dall’inizio: quando ci sono state partite in cui il ritmo dovevamo deciderlo noi, a tratti lo abbiamo fatto e a tratti no, come con Pisa e Parma. Quando si alza il livello difendi meglio e sei più cattivo nelle ripartenze. Ecco perché con le piccole diventiamo vulnerabili. Il risultato di stasera è molto importante a livello psicologico, andare a meno 5 significava finire fuori dai primi quattro posti, che non sono tantissimi, ma restarci dentro è molto importante”.