Il nuovo test di Altroconsumo sulle pizze surgelate segnala solo 2 prodotti di buona qualità tra le margherita.


Marco Crisciotti Marco Crisciotti

23 Novembre 2025

Il recente test di Altroconsumo condotto sulle pizze surgelate ha posto sotto la lente d’ingrandimento soprattutto la pizza margherita, il classico della tradizione italiana che continua a essere il metro di paragone per genuinità e semplicità. Il dossier segnala soltanto 2 prodotti che si distinguono per qualità accettabile tra le 75 referenze analizzate, proposte dalla grande distribuzione in formati e versioni differenti, dalla porzione singola alla dimensione per più commensali, con varianti farcite oltre alla margherita.

La margherita resta la scelta più frequente per chi cerca praticità: si trova già pronta nel congelatore e richiede soltanto una cottura in forno per diventare pasto veloce e familiare. La diffusione di versioni industriali non rende però omogenee le caratteristiche nutrizionali, perciò leggere la lista degli ingredienti e i valori in etichetta rimane essenziale per una scelta consapevole.

Dall’analisi di Altroconsumo emerge che, tra le 75 pizze margherita surgelate valutate, sono poche quelle che raggiungono un giudizio complessivo positivo: soltanto due prodotti hanno infatti ottenuto la valutazione “Buono”, segnale che, pur tra le opzioni suggerite per cene e pranzi rapidi, la qualità nutrizionale e la lista ingredienti spesso non convincono.

Le 2 migliori pizze margherita surgelate

I due prodotti che conquistano il bollino “Buono” si distinguono per un migliore equilibrio nutrizionale e per la presenza contenuta di additivi. Ecco i nomi e i punteggi comunicati:

  • Smart (Esselunga) — Pizza Margherita: 65 punti
  • Buitoni — I Tranci Margherita Pizza: 63 punti

Per la classifica completa e la lista dettagliata dei prodotti, Altroconsumo pubblica la graduatoria integrale.

Metodologia del test

La valutazione di Altroconsumo si fonda su molteplici parametri, pesati in modo da restituire un giudizio complessivo che tenga conto sia della pericolosità nutrizionale sia del livello di trasformazione industriale. Gli elementi considerati comprendono:

  • Valutazione nutrizionale (30%): si applica il Nutri-Score per analizzare grassi saturi, zuccheri, sale, fibre e proteine per 100 g di prodotto.
  • Additivi (15%): è stato contato il numero di additivi presenti e ne è stata valutata la sicurezza secondo il database di Altroconsumo.
  • Grado di trasformazione (15%): si è analizzato il livello di ingredienti ultra-processati e il grado di industrializzazione del prodotto.
  • Presenza di verdura (10%): è stata misurata la quantità di verdura presente nella porzione.
  • Equilibrio dei nutrienti per pasto (25%): il contributo di carboidrati, proteine e grassi è stato valutato rispetto ai riferimenti di un pasto sano.
  • Porzione (5%): la dimensione della porzione consigliata ha influito sul punteggio finale.

Classificazione dei prodotti

Sulla base dei punteggi risultanti, Altroconsumo ha suddiviso i prodotti in cinque fasce di qualità:

  • Molto buono: 80–100 punti
  • Buono: 60–79 punti
  • Accettabile: 40–59 punti
  • Scarso: 20–39 punti
  • Molto scarso: 0–19 punti

Fonte: Altroconsumo

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