Un miliardo a rischio

Va poi considerato il Pnrr. Con la fine del Piano sarà necessario trovare un miliardo di euro per l’assistenza sanitaria domiciliare ai non autosufficienti, altrimenti si dovrà tagliare dalle risorse esistenti (qui pag. 4).
Sommando tutte le voci, in totale al Servizio sanitario nazionale mancano 6,8 miliardi, per colmare la distanza tra il fabbisogno stimato e le risorse effettivamente stanziate. In pratica, sarebbe servito il doppio dei soldi messi. Tutti questi conti sono stati elaborati da Dataroom a partire da dati ufficiali raccolti, anche in precedenti inchieste, confrontandosi con l’Aran, il sindacato Nursind, l’Osservatorio sui Consumi Privati in Sanità del Cergas-Bocconi e con esperti del settore come Nerina Dirindin (Università di Torino) e Angelo Mastrillo (Università di Bologna).
Sappiamo che trovare 6,8 miliardi da un anno all’altro è un’operazione difficile, ma nulla impedisce una programmazione pluriennale che, nell’arco di tre-quattro anni, porti a stanziare davvero le risorse necessarie, accompagnate dalle riforme indispensabili per spenderle bene. Una volontà che al momento non sembra all’orizzonte. E tantomeno quella di utilizzare almeno i soldi disponibili per migliorare l’assistenza ai cittadini.