Della situazione della attuale Alpecin-Deceuninck si è parlato molto in questa finestra di CicloMercato. I grandi nomi della squadra belga, Mathieu van der Poel, Jasper Philipsen e Kaden Groves, non sono stati materia di discussione, visti i loro contratti a lunga scadenza, ma spesso sono rimbalzati interrogativi sulla formazione diretta dai fratelli Christoph e Philip Roodhooft, soprattutto per via del disimpegno di uno dei due sponsor primari, Deceuninck. Lo scenario dipinto era quello di una serrata ricerca di un secondo nuovo marchio cui legarsi, con un accostamento anche alla Premier Tech, ma, a quanto dicono loro stessi, la situazione era decisamente meno agitata.
“Sì, potevamo anche essere nervosi per questo, ma in realtà noi siamo nervosi tutti i giorni – le parole di Philip Roodhooft in un’intervista concessa a Het Laatste Nieuws – Ma queste sensazioni sono bilanciate dal fatto che sappiamo di stare facendo le cose per bene. E se continui a farle in questo modo, i risultati arrivano”.
Andando oltre la filosofia, Philip Roodhooft rivela: “Penso che tutto quello che è stato già prolungato e che sarà prolungato, in termini di contratti, ci permetterà di assorbire il contratto in scadenza con Deceuninck”. Il fratello Christoph aggiunge, dal canto suo: “Chiaramente, non è un bel momento quello in cui uno sponsor ti lascia, ma nello stesso tempo ti porta a dire ‘Adesso continuiamo a lavorare e andiamo avanti’”.
In tema di CicloMercato, intorno alla Alpecin si sono mossi giudizi di indebolimento: in uscita ci sono infatti Robbe Ghys, Quinten Hermans, Timo Kielich, Xandro Meurisse, Fabio Van den Bossche e Florian Vermeersch, oltre a Lars Boven, che chiude la carriera. Sull’altro piatto della bilancia ci sono gli arrivi, non ancora ufficiali, di Lindsay De Vylder, Jonas Geens (dalla Flanders Baloise), Gerben Thijssen e Francesco Busatto, in uscita da quella Intermarché-Wanty alla prese con la fusione con la Lotto. Si parla anche di Florian Sénéchal, che ha chiuso il 2025 con la disciolta Arkéa-B&B Hotels e pare sicuro il rientro in gruppo di Maurice Ballerstedt, che aveva lasciato proprio la Alpecin-Deceuninck a fine 2024 e che ha trascorso la stagione appena conclusa sulla scena nazionale degli Stati Uniti, fra gare gravel, criterium e appuntamenti locali su strada.
“Tutti parlano di un grande esodo di corridori – il pensiero di Philip Roodhooft – Tanto che io e mio fratello ci siamo chiesti spesso se c’era qualcosa che ci sfuggisse…”. Christoph Roodhooft aggiunge: “A me sembra che usciremo persino migliori da questa sessione di CicloMercato. Risparmieremo qualcosa e saremo anche più forti. Forse la partenza di Meurisse potrebbe farci perdere qualcosa, ma se Ballerstedt torna al livello che ha saputo raggiungere in passato, soprattutto in primavera, ci potrà garantire una soluzione in più”.
I Roodhooft sottolineano l’importanza della permanenza di Edward Planckaert, che aveva già detto sì alla Soudal Quick-Step per poi tornare sui suoi passi: “Senza voler togliere nulla alle qualità dei corridori che vanno via, quello di Planckaert sarebbe stato l’addio più amaro. Noi siamo decisamente orientati verso le volate e perdere uno dei tuoi migliori uomini in quel settore sarebbe stato un duro colpo. Ma siamo riusciti ad evitarlo”.
In casa Alpecin si punta poi molto su Tibor Del Grosso: “Pensiamo che possa crescere ancora molto – il pensiero congiunto dei fratelli Roodhooft – Non ce ne sono tanti come lui in gruppo, a quel livello e alla sua età (22 anni – ndr), nelle corse che ci interessano. Tibor può stare vicino a Matthew Brennan e Paul Magnier”.
