Il Meazza potrebbe non essere abbattuto se, nel 2027, vincerà il centrodestra a Milano. Lo ha detto Ignazio La Russa, presidente del Senato, durante il convegno “Italia direzione nord” organizzato da Fabio Massa in corso in città alla Triennale, dicendosi comunque favorevole anche al nuovo stadio che Inter e Milan costruiranno dal 2027 al 2031. Per La Russa, il Comune potrà offrire cubature alternative ai due club per realizzare gli spazi commerciali e ricettivi nelle aree della grande funzione urbana.

Due stadi

“Secondo il piano, bisognerà abbattere” il Meazza “per favorire una legittima volontà di costruire delle cose che con lo stadio c’entrano fino a un certo punto ma che costituiscono la contropartita data alle società affinché il costo del nuovo stadio non fosse a carico dei cittadini, lo pagano loro, devono avere una contropartita”, ha detto La Russa: “Ma a quel punto siamo sicuri che le squadre autonomamente, quindi come loro decisione, non cambieranno idea e non terranno i due stadi?”.

Contropartita diversa

Decisione che potrebbe modificarsi se appunto la contropartita fosse diversa: “Scommetto – ha detto il presidente del Senato – che, con una giunta di centrodestra, finito il nuovo stadio, resterà in piedi, con l’accordo delle società, anche il vecchio, glorioso San Siro”. Realizzando, così, la vecchia idea di La Russa dei due stadi affiancati, il nuovo e il vecchio.