I ricercatori dell’Università della California, Davis, stanno sperimentando un approccio originale per ottenere energia senza combustibili né pannelli solari. Hanno infatti adattato un motore Stirling per funzionare sfruttando il naturale raffreddamento del terreno sotto un cielo limpido. Questo tipo di motore, nato nel 1816 come alternativa più sicura alle macchine a vapore, opera grazie a un semplice gradiente termico all’interno di un sistema chiuso contenente un gas di lavoro.

Nello studio pubblicato su Science Advances, il team descrive una soluzione che consente al motore di funzionare durante la notte. Il prototipo utilizza un foglio con proprietà radiative rivestito con una vernice non specificata: il materiale è progettato per dissipare calore nello spazio e generare una zona calda verso il suolo e una più fredda verso il cielo. In questo modo si crea un dislivello termico superiore a 10 °C, sufficiente a mantenere in movimento il pistone del motore Stirling.

Durante i test la configurazione ha raggiunto una produzione di circa 400 milliwatt per metro quadrato, una quantità di energia limitata ma stabile, adatta a compiti a basso consumo. I ricercatori indicano applicazioni concrete come l’alimentazione di piccoli ventilatori per il ricircolo della CO₂ nelle serre, o di sistemi autonomi che richiedono supervisione minima e funzionamento continuo.

Il progetto, coperto da brevetto provvisorio, apre la strada a dispositivi energetici capaci di funzionare grazie al contrasto termico naturale generato dopo il tramonto. Questo offrirebbe una fonte elettrica non direttamente dipendente dal Sole né da combustibili fossili e che potrebbe supportare numerosi contesti off-grid.