Nel 2006, un film a basso budget ha scosso i fan dell’horror portando sul grande schermo un incubo a occhi aperti fatto di torture, viaggi all’estero e crudeltà a pagamento. Si intitolava Hostel, lo firmava un allora emergente Eli Roth, ed è diventato subito un cult. Violento, disturbante e profondamente provocatorio, Hostel ha segnato un momento importante nel cosiddetto “torture porn” cinematografico, un sottogenere che avrebbe poi influenzato numerosi altri titoli del decennio successivo.

Prodotto da Quentin Tarantino e realizzato con un budget di appena 4,8 milioni di dollari, Hostel ha conquistato pubblico e botteghino incassando quasi 80 milioni a livello globale. Il successo fu tale da portare a un sequel diretto, Hostel: Part II, uscito nel 2007 sempre per la regia di Roth e capace di mantenere lo stesso approccio crudo e senza compromessi. Un terzo film, Hostel: Part III, è arrivato poi nel 2011 ma senza la partecipazione dell’autore originale e con un’uscita limitata al mercato home video.

Oggi, quasi vent’anni dopo l’uscita del primo capitolo, Hostel è pronto a tornare in una nuova veste! Come confermato in esclusiva da Variety, il franchise horror sta per diventare una serie tv, attualmente in fase di sviluppo per Peacock, la piattaforma streaming di NBCUniversal. Un progetto che segna il ritorno in grande stile di Eli Roth, coinvolto direttamente come creatore, sceneggiatore, regista e produttore esecutivo. Ma la notizia ancora più interessante riguarda la conferma del casting: dopo anni di rumor, ora è ufficiale che Paul Giamatti, attore recentemente candidato all’Oscar per The Holdovers, sarà il protagonista della serie. Giamatti, che ha già espresso in passato il suo desiderio di cimentarsi con il genere horror – dichiarando The Texas Chainsaw Massacre come suo film preferito – sembra aver trovato nel mondo contorto di Hostel il progetto perfetto.

Al momento, i dettagli sulla trama della serie rimangono top secret, ma è lecito aspettarsi un ritorno alle atmosfere cupe e sadiche dell’originale. Al centro della storia c’era l’Elite Hunting Club, un’organizzazione criminale che rapiva turisti in Europa dell’Est per offrirli come vittime paganti a ricchi assassini. Un’idea agghiacciante, ma profondamente ancorata a una riflessione sul consumismo, sul privilegio e sulla disumanizzazione dell’altro.

Il ritorno di Hostel in forma seriale rappresenta un nuovo capitolo per un franchise che non ha mai perso la sua carica disturbante e provocatoria. E con un attore del calibro di Giamatti al centro del progetto, la curiosità è destinata a crescere. Gli appassionati dell’horror più estremo possono iniziare a prepararsi: Hostel sta per riaprire le sue porte.

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Fonte: Variety

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