Attila Valter spiega le motivazioni del suo trasferimento alla Bahrain Victorious. Il 27enne ungherese cambierà squadra il prossimo anno, lasciando la Visma | Lease a Bike dopo tre stagioni in cui ha mostrato un buon potenziale, ma non è riuscito a trovare spazio per giocarsi le proprie carte. Il passaggio alla formazione mediorientale porterà diversi cambiamenti, tra cui quello di un nuovo allenatore e anche una differente programmazione delle corse; con queste modifiche all’approccio di preparazione, il corridore ungherese spera di poter dare una svolta alla sua carriera e fare il definitivo salto di qualità. 

“In breve, il motivo è che ne avevo davvero bisogno – ha spiegato Valter riguardo il cambio squadra in un’intervista ad Eurosport Ungheria – Sento che nei tre anni trascorsi alla Visma ho imparato tutto ciò che si poteva imparare, e forse ho anche tirato fuori il massimo da quel periodo. In futuro però vorrei ottenere molto di più e correre di più per me stesso. Ho sentito che in quell’ambiente non sarei riuscito a fare questo passo avanti. Voglio continuare a crescere, quindi dall’inizio dell’anno ho iniziato a pensare che strada dovesse prendere la mia carriera. È stato difficile dire di no alla Visma, ma sento sempre più di aver preso la decisione giusta. La ragione della scelta è stata in realtà una sensazione: avevo dentro di me l’idea che avessi bisogno di un altro ambiente”.

La principale motivazione di questo importante cambiamento per l’ungherese è quindi stata di trovare un altro approccio tecnico e soprattutto umano, che ora sembra aver raggiunto con il nuovo allenatore: “La comunicazione e l’approccio: sono questi gli aspetti in cui desideravo un cambiamento e credo che siano arrivati. Hendrik, un ragazzo belga della mia età, è diventato il mio nuovo allenatore, e abbiamo trovato subito un ottimo feeling. È da un po’ che ho ripreso a pedalare, e vedo che ha metodi molto diversi da quelli a cui ero abituato, e questo mi piace molto. Ora mi alleno un po’ come quando correvo in mountain bike. Mi tratta in modo diverso, si rapporta a me in modo diverso, ma ovviamente un allenatore quarantenne e un ragazzo poco più che ventenne comunicano in modo differente con il proprio atleta”.

Altro aspetto significativo che differenzia l’esperienza tra le due squadre è quella legata alla programmazione del calendario e alla scelta di quali corse partecipare. Valter sottolinea infatti di aver trovato molta più flessibilità e disponibilità alla Bahrain Victorious, rispetto a quanto avvenuto nelle precedenti stagioni alla Visma. “Praticamente ho potuto organizzare quasi tutto il mio calendario, che ovviamente poi viene discusso insieme ai dirigenti – ha concluso l’ungherese – Comunque anche quest’anno non ho fatto brutte gare, solo che mi è mancato un Grand Tour. […] Abbiamo già iniziato a discutere di come organizzare in modo intelligente il riposo, la preparazione, i viaggi e i ritiri. Mi è piaciuto molto che alla Bahrain la mentalità sia questa”.