Venerdì con la partecipazione di oltre 250 commensali la cena della Fondazione Comunitaria Vco ha raccolto più di 34 mila euro da destinare a iniziative di sostegno ai malati di Alzheimer e Parkinson. L’evento come ogni anno è stato reso possibile dal supporto della famiglia Padulazzi e di sponsor che hanno consentito di organizzare la serata conviviale al grand hotel Des Iles Borromées di Stresa e di devolvere tutto l’incasso.
«In una provincia che è in ottava posizione nazionale per indice di vecchiaia, dove il 10% della popolazione ha più di 80 anni, percentuale superiore a quella dei giovani tra i 15 e i 24 anni, l’incidenza di persone con decadimento cognitivo è sempre più impattante» ha sottolineato il presidente della Fondazione Maurizio De Paoli. Si stima che nel Vco, con meno di 154 mila abitanti, ci siano almeno 3.500 malati di demenza e 2.800 affetti da deficit cognitivi. I pazienti a cui è stato diagnosticato il Parkinson sono più di 500.

Nell’ultimo anno la Fondazione Comunitaria del Vco, nata nel 2006, ha erogato contributi per progetti culturali, sociali ed educativi per oltre 1,7 milioni, raccogliendo donazioni per oltre un milione. «Quest’anno abbiamo potuto aprire sei nuovi fondi, arrivando a gestirne 74» ha ricordato De Paoli, visibilmente commosso nell’intervento a inizio di cena, l’ultima del suo secondo mandato (in primavera la Fondazione verrà rinnovata).
È stato annunciato anche il dono di 4.500 euro alla comunità carceraria di Verbania per l’acquisto di una macchina ricamatrice professionale per il laboratorio di sartoria ed è stato consegnato al presidente del coordinamento territoriale dei volontari di Protezione civile, Francesco Cotti, il drone con termocamera acquistato anche con il contributo del Lions club di Omegna.