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Redazione Economia

A causa di un errore sul sito, MediaWorld ha venduto alcuni iPad a 15 euro anziché a circa 800. Proposte due opzioni ai clienti: saldare il resto dell’importo o rendere il dispositivo

Lo scorso 8 novembre sul sito di Mediaworld è apparsa un’offerta troppo allettante per non coglierla: un iPad Air M3 da 13 pollici a 15 euro anziché 784. E, infatti, alcuni consumatori l’hanno colta, riuscendo ad accaparrarsi il dispositivo a un prezzo stracciato. Si è trattato di un’offerta con il 98% di sconto, rivolta ai possessori di una carta fedeltà e da reperire online. Ma non era chiaro con quale modalità, se spedizione a casa o ritiro in negozio e pagamento online al ritiro. La catena di negozi di elettronica ha spiegato con una lettera ai clienti interessati – inviata il 19 novembre – che si è trattato di un errore «tecnicamente macroscopico e riconoscibile», proponendo due opzioni: saldare ulteriori 619 euro (con uno sconto di 150 euro per «scusarci del disagio») entro dieci giorni oppure restituire l’iPad.

Le due opzioni di Mediaworld

Per questa seconda possibilità, Mediaworld si offre pure di ritirare il prodotto a casa dei clienti che lo hanno acquistato approfittando dell’errore, tramite corriere e senza costringere l’utente a costi o incombenze come il recarsi al punto vendita più comodo. Inoltre, l’azienda propone il rimborso dei 15 euro più un buono spesa del valore di 20 euro sui prossimi acquisti. Non è noto quanti siano gli utenti che hanno sfruttato la super offerta, ma molti si starebbero muovendo consultando i loro avvocati per capire se sono obbligati a riconsegnare indietro l’iPad, dal momento che l’errore è stato commesso da Mediaworld. 



















































Cosa deve fare il consumatore?

Su cosa è giusto fare dal punto di vista dei consumatori, il riferimento da considerare è l’articolo 1.428 del codice civile che consente di annullare un contratto se l’errore è essenziale e riconoscibile. Ma per l’Associazione nazionale consumatori «tutto dipende dalla riconoscibilità dell’errore: lo sconto era del 98%, quindi fantasmagorico, ma può essere considerato un errore riconoscibile, in un mondo in cui le offerte si susseguono? Inoltre, al momento degli acquisti era vicino il Black Friday. Per annullare un contratto bisogna dimostrare la consapevolezza del consumatore di abusare dell’errore del venditore».

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24 novembre 2025