Il post dell’attore figlio di Vittorio Gassmann: «Guardando oggi la Rete, vedo personaggi di successo senza avere alcun talento, capacità o base culturale»

Tante volte ha scritto parole commosse in ricordo del padre, stavolta Alessandro Gassmann lo fa con una motivazione particolare, legata ai social contro i quali il pontefice si è scagliato nei giorni scorsi: «C’è una bulimia, la nostra società è malata». «Mio padre, negli ultimi anni di vita, ci diceva sempre, scherzando, che aveva calcolato che, se avesse accettato tutti i premi alla carriera che gli volevano attribuire, avrebbe potuto viaggiare ininterrottamente per due anni, dormendo in hotel a 5 stelle, mangiando e bevendo gratis sempre» ricorda l’attore.

«Papà mi manca sempre di più»

Prosegue, poi, sarcastico: «Guardando oggi la Rete, vedo personaggi che, senza avere alcun talento, alcuna capacità, alcuna base culturale, vivono in quel modo, a scrocco per tutta la vita. In fondo oggi basta avere i followers, non serve altro. Papà mi manca sempre di più». A essere presi di mira sono evidentemente i cosiddetti influencer, che grazie alla loro popolarità riescono a ottenere vantaggi di vario genere, vacanze, crociere, cene e pranzi generosamente offerti: quei privilegi che il Mattatore Vittorio ha sempre rifiutato in nome dell’onestà del mestiere. La scuola ha preso già provvedimenti: dall’anno 2025-2026 è stato previsto il divieto di utilizzo dei social media per ragazzi sotto i 15 anni e la chiusura del cellulare nel cassetto durante le lezioni nelle scuole superiori. Regole emanate dal ministro Valditara. Il dibattito è aperto.



















































1 agosto 2025 ( modifica il 1 agosto 2025 | 20:21)