La stagione del tennis mondiale ha chiuso i battenti ieri con la finale di Coppa Davis tra Italia e Spagna. Un atto conclusivo, vinto dagli azzurri 2-0 grazie alle affermazioni di Matteo Berrettini e di Flavio Cobolli, in cui si sono affrontate due formazioni con assenze di spicco: da un lato Jannik Sinner e Lorenzo Musetti; dall’altro Carlos Alcaraz e Alejandro Davidovich Fokina.

La forza del gruppo ha trascinato la formazione capitanata da Filippo Volandri e la premiata ditta Berrettini-Cobolli ha fatto la differenza. Resta però critica, a detta di tanti appassionati, la condizione di questa competizione, constatando che nella Final Eight vi fosse solo un giocatore nella top-15, ovvero il tedesco Alexander Zverev.

A questo proposito, Feliciano López, direttore delle Finali, ha parlato delle due defezioni più importanti, ovvero quelle di Alcaraz e Sinner. “Penso che il fatto che i migliori giocatori non partecipino a tutti i tornei di tennis più importanti del mondo sia qualcosa che ci riguarda l’intero sistema. Il calendario è saturo”, le sue parole in conferenza stampa.

“È molto difficile per i top-player partecipare a tutto. Anche i tornei Masters 1000 soffrono dello stesso problema, poiché alla fine né Carlos, né Jannik, né nessun altro giocatore d’élite potrebbe rinunciare. Non è qualcosa legato solo a questa competizione, ma si presenta tutto l’anno“, ha dichiarato l’ex tennista.