Israele: il capo di Stato maggiore congeda alcuni alti ufficiali (quasi tutti già non operativi) per gli errori commessi il 7 ottobre 2023 

Il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa di Israele (Idf), generale Eyal Zamir, ha congedato una serie di alti ufficiali per il loro ruolo negli errori che hanno portato all’attacco di Hamas il 7 ottobre 2023. Lo hanno reso noto nella tarda serata di ieri le Idf in un comunicato. Nelle scorse settimane, Zamir aveva dichiarato di voler prendere «decisioni personali» nei confronti dei comandanti, sulla base dei risultati di un’indagine sul 7 ottobre condotta da un gruppo esterno di esperti. 

Le prime indagini militari relative ai «fallimenti» che hanno favorito l’attacco di Hamas furono condotte dall’ex capo di Stato maggiore Herzi Halevi. Una delle prime decisioni prese da Zamir dopo aver assunto l’incarico a marzo è stata quella di nominare una commissione esterna per esaminare ulteriormente tali indagini. Gli approfondimenti hanno stabilito che le indagini condotte «non erano adeguate». Come riporta il quotidiano «Times of Israel», la maggior parte dei comandanti congedati si era già dimessa dalle Idf, rendendo le mosse di Zamir in gran parte simboliche.

​I generali coinvolti sarebbero tre, accusati di non essere riusciti, dalle loro posizioni chiave, a fermare l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Il maggiore generale Aharon Haliva, allora capo dell’intelligence militare, il maggiore generale Oded Basyuk, allora capo delle operazioni, e il maggiore generale Yaron Finkelman, che aveva recentemente assunto il comando del Distretto Militare Meridionale di Israele quel giorno, saranno rimossi dalla lista di riserva e non faranno più parte dell’esercito, riferisce una nota delle Israel Defense Forces. 

Il generale Haliva è stato il primo ufficiale militare a dimettersi, nel 2024, dopo l’ammissione della sua responsabilità nella tragedia del 7 ottobre. Anche il Generale Finkelman aveva lasciato il posto, citando le stesse ragioni. Il generale Basyuk, da parte sua, si era ritirato dopo la guerra di 12 giorni lanciata da Israele contro l’Iran.