di
Paolo Foschi
Campania e Puglia al centrosinistra. Il Veneto al centrodestra: Carroccio al 36%, FdI al 18,7%
Il centrosinistra mantiene la guida di Puglia e Campania, il centrodestra si conferma in Veneto: 2-1, questo il risultato dell’ultima tornata elettorale, esattamente speculare a quello segnato nelle scorse settimane dai partiti della maggioranza di governo che avevano vinto nelle Marche e in Calabria e perso in Toscana. Le regionali di autunno si chiudono quindi in parità. Ancora in calo l’affluenza: 43,6% il dato medio (5 anni fa era al 57,6%), con la Puglia al 41,8% (56,4% nel 2020), la Campania al 44,1% (55,5%) e il Veneto al 44,6% (61,2%).

Non cambia quindi la bandiera issata sulle regioni al voto. Nel dettaglio, in Campania, finita l’era De Luca, l’asse 5 Stelle-Pd, dato favorito dai sondaggisti, ha respinto il tentativo di rimonta del centrodestra: il pentastellato Roberto Fico, ex presidente della Camera, si è imposto con il 60,7% dei voti, mentre il generale Edmondo Cirielli, esponente di spicco di FdI e viceministro degli Esteri, si è fermato al 35,6%. L’appoggio convinto della premier non è dunque riuscito a ribaltare la situazione: la lista Giorgia Meloni per Cirielli-FdI ha ottenuto un deludente 11,8%, Forza Italia il 10,9%, la Lega il 5,5%. Sul fronte opposto Pd al 18,7%, M5S al 9,2%, Casa riformista al 5,9% e Avs al 4,6%. Bene le liste civiche, con A testa alta all’8%.

In Veneto il centrodestra ha dominato il voto con Alberto Stefani, 33 anni, vicesegretario leghista: con il 64,4% raccoglie l’eredità di Luca Zaia, mentre Giovanni Manildo, Pd, si è fermato al 28,9%. Il medico no vax Riccardo Szumski, che ha fatto un campagna elettorale contro la destra e contro la sinistra ha preso più del 5%. Nel derby interno al centrodestra, la Lega, grazie anche al traino del governatore uscente Luca Zaia, ha superato il 36%, con FdI al 18,7% e Forza Italia al 6,3%.
Tutto secondo le previsioni anche in Puglia: Antonio Decaro, europarlamentare Pd con record di preferenze al Sud e apprezzato ex sindaco di Bari, è volato al 64,1%, lasciando al 35% l’imprenditore Luigi Lobuono, centrodestra, già candidato sindaco a Bari nel 2004 sconfitto da Michele Emiliano, oggi governatore uscente. Il Pd ha incassato il 25,9%, nonostante l’erosione di voti da parte delle liste civiche (Decaro presidente al 12,7% e Per la Puglia all’8,6%). Il Movimento 5 Stelle ha preso poco più del 7%. Dall’altra parte, FdI al 18,7%, Forza Italia sopra il 9% e la Lega all’8%.
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«Uniti si stravince, la vera sconfitta di oggi è Giorgia Meloni»: questo il commento di Elly Schlein, segretaria del Pd. Per la premier Giorgia Meloni, invece, la vittoria di Stefani «è il frutto della credibilità del centrodestra». «I risultati di Campania e Puglia, dopo la Toscana, dicono invece che l’alternativa c’è, da casa riformista fino alla sinistra. E questa alternativa, quando è unita, vince» ha commentato Matteo Renzi, Italia Viva. Secondo Giuseppe Conte, in Campania «ha vinto chi non si è rivoltato dall’altra parte di fronte alle difficoltà di famiglie e imprese, chi non dice che va tutto bene, chi ha saputo ascoltare».
Per Antonio Tajani, Forza Italia, «la situazione rimane quella che era prima, con tre regioni dove la sinistra si è confermata e tre regioni dove il centrodestra si è confermato. In più la Val d’Aosta, dove Forza Italia è entrata al governo e ha sostituito il Pd. Quindi diciamo è finita 4 a 3». Matteo Salvini ha invece commentato con orgoglio il successo in Veneto: «Vince la squadra».
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25 novembre 2025 ( modifica il 25 novembre 2025 | 07:57)
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