“La relazione del Bologna Children’s Book Festival con la Cina ha radici molto lontane. Ricordo che circa 30 anni fa la Cina fu Paese ospite con un’eccezionale mostra, abbiamo sempre accolto tanti espositori cinesi che hanno stabilito un dialogo meraviglioso con la comunità internazionale e in particolare con l’Italia. Gli esempi di incontro tra le nostre culture sono numerosi e quello che certamente affascina il pubblico dei lettori italiani è la capacità della Cina di interpretare il suo patrimonio culturale rendendolo fruibile in una dimensione internazionale. Questo è anche grazie ad alcuni autori importantissimi. Io penso che quello che ci unisce e che ci rende simili sia la volontà di mantenere vivo il patrimonio culturale, rileggendolo in chiave contemporanea. Il Festival fin dalla sua prima edizione ha avuto grande partecipazione internazionale. Inoltre, realizziamo un programma ricchissimo di approfondimenti culturali che appunto agevolano, facilitano e promuovono il dialogo internazionale”.