C’è un film ben fatto e anche divertente, che consiglio vivamente ai detrattori della famigliola che vive(va) nel bosco, «Mia madre, Dio e Sylvie Vartan». Protagonista una mamma tunisina che vive a Parigi, e che difende con i denti, e con molta creatività, il figlio nato con una malformazione al piede che non lo fa camminare. Ci proveranno in tutti i modi, i servizi sociali francesi, a togliere il bambino alla famiglia perché indossi un rigido tutore e frequenti le scuole. Ma lei niente, non cede mai, una roccia di bellezza e simpatia: suo figlio entrerà in una classe solo se lo farà con le sue gambe e non con un arto artificiale. Non «spoilero» il finale…Susanna Tanzi
25 novembre 2025
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