di
Giuseppe Guastella

La richiesta della Procura questa mattina in Tribunale a Milano: Ferragni è entrata prima dell’apertura degli uffici per evitare i fotografi. Chiesta la condanna dell’ex braccio destro Fabio Damato. Parte civile l’associazione Casa dei consumatori: gli altri hanno già trovato accordi transattivi

Per il reato di truffa aggravata Chiara Ferragni «deve essere condannata a un anno e otto mesi»: è quanto chiede la procura di Milano che, questa mattina 25 novembre, ha presentato la richiesta al giudice Ilio Mannucci Pacini durante l’udienza predibattimentale per la vicenda del pandoro Balocco e delle uova pasquali Dolci Preziosi. Dolci che erano stati sponsorizzati dall’agenzia dell’influencer come legati a due diverse operazioni di beneficenza.

Con Ferragni, il procuratore aggiunto Eugenio Fusco ha chiesto la condanna sempre a un anno e otto mesi anche dell’allora braccio destro, Fabio Maria Damato. Per Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia, chiesto un anno. Prossima udienza il 5 dicembre: sarà la volta degli avvocati difensori Marcello Iannaccone e Marcello Bana, i quali punteranno all’assoluzione.



















































Il giudice ha anche ammesso la costituzione di parte civile dell’associazione «Casa dei consumatori», l’ultima rimasta perché le altre hanno accettato accordi transattivi. In tutto, tra le sanzioni del garante del mercato e della concorrenza e presunti danni, Chiara Ferragni ha già versato 3,4 milioni euro ancor prima che il processo entrasse nel vivo. 

Tramite i loro legali, i tre imputati hanno chiesto il rito abbreviato che impone la riduzione di un terzo della pena che, per il reato di truffa aggravata, può andare da uno a cinque anni di reclusione. Alla riduzione della pena complessiva, concorrono anche i risarcimenti già versati e il fatto di essere incensurati. Ferragni questa mattina era presente in aula ma, per evitare l’assalto dei fotografi, è stata fatta entrare prima dell’orario di apertura degli uffici giudiziari. «Tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto in buona fede», ha detto Ferragni facendo dichiarazioni spontanee in aula


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25 novembre 2025 ( modifica il 25 novembre 2025 | 14:36)