Chi dovrebbe dirglielo per farglielo credere davvero?
«Dovrei dirmelo io. Solo io. Ma non ci riesco».
Secondo lei ci si può innamorare ancora a 75 anni?
«Mah… Anche quando ero più giovane, difficilmente mi innamoravo in modo così assoluto. Per Borg ho lasciato tutto quel che avevo a Milano, per andarmene sei anni a Stoccolma. Ma quegli innamoramenti lì ti capitano solo una volta nella vita. Oggi non lo rifarei».
Non le piacerebbe vivere un nuovo amore?
«No. Quando l’ho sposato, per me lui sarebbe stato il padre dei miei figli. Ero innamorata cotta, ma lui non li voleva. Sapendo come è andata a finire, sicuramente avrei fatto scelte diverse: per esempio, non avrei mai mollato la mia carriera».
In una recente autobiografia, Borg scrive che lei l’avrebbe rovinato perché, quando si è risposato, lo ha denunciato per bigamia. E aggiunge che non ha più potuto mettere piede in Italia perché l’avrebbero arrestato.
«Ma è stato davvero bigamo per 20 anni, vorrei che questa cosa fosse chiara una volta per tutte. Andavo a votare e mi chiamavano signora Borg. Del divorzio definitivo in Italia me ne sono dovuta occupare, anche economicamente, solo io: lui è letteralmente sparito».
Borg ha anche scritto che lei gli ha salvato la vita.
«Eh va beh: è la verità».
Perché i grandi amori finiscono sempre male?
«Sempre, non lo so. Ma quando finiscono male si trasformano in una fonte inesauribile di canzoni. Uno soffre talmente tanto che, invece di piangere, prende e scrive subito le sue emozioni».
Si chiede mai che madre avrebbe potuto essere?
«Fantastica, sarei stata fantastica. Adoro i bambini, quando sono piccoli piccoli mi piacciono tanto. E loro impazziscono per me».
Oggi per una donna è possibile, all’estero, fare figli anche da sola. Lei lo farebbe?
«No, oggi no. Non sono così egoista».
E 40 anni fa?
«Forse l’avrei fatto, sì. Ma mi chiedo anche cosa mi sia sposata a fare, allora, mi scusi?».
Ad amici, oggi, come siamo messi?
«Amici non ne ho… (canta)».
Ancora?
«Ho degli amori veri: la mia manager, per esempio. Il resto solo conoscenti. Ho Renato (Zero, ndr), ma è mio fratello, più che un amico».
Avete fatto pace?
«Sì».
In una recente intervista lui ha dichiarato: «Ho trovato Loredana più calma, e forse un po’ è anche merito mio, perché prima la proteggevo, poi senza di me ha dovuto in qualche modo ricalibrarsi».
«Sono contenta che mi abbia trovata diversa, ma la mia rinascita è stata frutto di un lavoro che ho fatto io per prima, assieme alle persone che mi sono state vicine in questi anni. Come, appunto, la mia manager Francesca Losappio, che mi ha supportata, sopportata e guidata per tanti anni con mano ferma, amore e rispetto. Mi sento di ringraziare chi c’è stato davvero».