Hamas e la Jihad islamica hanno annunciato che oggi consegneranno il corpo di un ostaggio a Israele. Secondo la Jihad, il corpo è stato ritrovato ieri a Nuseirat, nel centro di Gaza. Nella Striscia sono ancora presenti i corpi di tre ostaggi uccisi: quelli di due israeliani e di un cittadino thailandese.\n

“È giusto che il Libano venga garantito perchè con il presidente Aoun le cose stanno andando nella giusta direzione. Io credo che Israele abbia attaccato il leader di Hezbollah, ma non è facile smantellare Hezbollah. Dobbiamo lavorare assolutamente per una de-escalation\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in merito alle crescenti tensioni tra Israele e Libano, dopo l’uccisione del numero due di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabai. Israele lo riteneva il responsabile dei tentativi di Hezbollah di riorganizzarsi per tornare a colpire lo Stato ebraico, dopo che tra settembre e novembre 2024 ne aveva decimato la leadership.

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La tregua nella Striscia messa a dura prova da un’escalation delle  ostilità. Una delegazione di Hamas al Cairo per incontrare i mediatori  sulla seconda fase dell’accordo e sui nuovi attacchi. 

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L’adesione alle convenzioni internazionali impedisce ai medici israeliani di partecipare attivamente o passivamente alle esecuzioni. Lo ha chiarito il rappresentante dell’Associazione medica israeliana (Ima) Alberto Olchovsky, parlando di fronte alla Commissione per la sicurezza nazionale della Knesset, dopo aver appreso che le condanne a morte saranno eseguite tramite iniezione letale. \”L’Associazione Medica Mondiale ha stabilito che il coinvolgimento dei medici nelle esecuzioni è eticamente inaccettabile in qualsiasi fase, inclusa la preparazione e la consulenza. Le nostre conoscenze non devono essere utilizzate per scopi che non promuovano la salute e il benessere\”, ha affermato Olchovsky.

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Secondo il disegno di legge, la sentenza sarà emessa da un giudice unico (invece di un collegio di tre o cinque giudici, come previsto dalla legge attuale) e non sarà soggetta a appello. Dopo 90 giorni, il condannato sarà giustiziato. Secondo una legge esistente, in vigore fin dai tempi del mandato britannico, l’esecuzione è tecnicamente autorizzata tramite fucilazione o impiccagione. Il nuovo disegno di legge prevede che le esecuzioni siano eseguite tramite iniezione letale. 

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Questa clausola richiede il coinvolgimento dei medici, e non solo per la somministrazione dell’iniezione letale. Le conoscenze mediche sono necessarie anche per selezionare il tipo appropriato di farmaco e misurare le dosi letali in base al peso corporeo del condannato, tra le altre operazioni preparatorie all’esecuzione. Ciò significa che solo i medici, e non altro personale sanitario come infermieri o paramedici, possono eseguirle.

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Almeno 127 civili sono stati uccisi negli attacchi delle Idf in Libano dopo il cessate il fuoco di quasi un anno fa. Lo ha riferito durante una conferenza stampa a Ginevra l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, chiedendo un’indagine e il rispetto della tregua. \”A quasi un anno dal cessate il fuoco concordato tra Libano e Israele, continuiamo ad assistere a crescenti attacchi da parte dell’esercito israeliano, che hanno causato l’uccisione di civili e la distruzione di obiettivi civili in Libano, insieme alle allarmanti minacce di un’offensiva più ampia e intensificata\”, ha affermato Thameen Al-Kheetan, portavoce dell’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, aggiungendo che il numero include i decessi verificati, ma che reale potrebbe essere più alto.

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I veicoli della Croce Rossa si stanno dirigendo verso un luogo di consegna nella Striscia di Gaza centrale per recuperare i resti presunti di un ostaggio di Hamas e della Jihad islamica palestinese. Lo affermano le IDF. La Jihad islamica ha dichiarato che il corpo che aveva in custodia è stato trovato ieri a Nuseirat, nella zona centrale di Gaza. 

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In migliaia hanno manifestato in Siria, nella zona costiera a maggioranza alawita, dopo i recenti attacchi contro la comunità. Si tratta, secondo corrispondenti dell’agenzia Afp, delle proteste più importanti mai registrate nella regione a maggioranza alawita dalla fine dell’era Assad, nel dicembre dello scorso anno. Da allora la comunità, la stessa di Bashar al-Assad, è finita nel mirino di attacchi e centinaia di persone sono rimaste uccise a marzo.

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\”Il popolo siriano è uno\”, è stato uno degli slogan portati in piazza a Lattakia, dove sono state dispiegate le forze di sicurezza, ma non sono stati segnalati interventi delle unità mobilitate. Manifestazioni anche a Tartus e Jable, dove in centinaia sono scesi in piazza in nome del \”federalismo\” e della \”liberazione dei prigionieri\”. L’Afp segnala scontri a Jableh tra manifestanti e partecipanti a una contromanifestazione di sostenitori delle autorità e riferisce che in città sono stati uditi spari. Alcune persone sono rimaste lievemente ferite.

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Le proteste arrivano dopo un appello sui social da parte del Consiglio supremo islamico alawita in Siria e all’estero seguito alle ultime violenze contro la comunità nella città centrale di Homs. Secondo l’Osservatorio oggi sono state 42 le manifestazioni.

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Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.

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L’economia dei Territori Palestinesi occupati è precipitata \”nella peggiore recessione mai registrata\”, hanno affermato oggi le Nazioni Unite. Secondo un nuovo rapporto dell’Unctad (la Conferenza per il commercio e lo sviluppo) pubblicato a Ginevra, due anni di operazioni militari e restrizioni hanno vanificato decenni di progressi nello sviluppo e aggravato la fragilità fiscale e sociali. La crisi economica che ne è derivata \”si colloca tra le 10 peggiori che il mondo abbia mai sperimentato dal 1960; la situazione a Gaza inoltre è unica, in quanto rappresenta la crisi economica più grave mai registrata\”, aggiunge l’Unctad in un comunicato. Nel 2024, il Pil palestinese è tornato al livello del 2010 e il Pil pro capite a quello del 2003.  

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Hamas ha annunciato che restituirà il corpo di un ostaggio israeliano alle 16 ora locale, le 15 in Italia. Lo riportano i media israeliani.  Ieri la Jihad islamica aveva annunciato il ritrovamento di una salma a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.  Dopo il ritorno di questo ostaggio deceduto, altre due salme dovranno essere restituite a Israele in base all’accordo per il cessate il fuoco.

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\”Alla luce dell’annuncio della Jihad Islamica in merito alla posizione dei ritrovamenti relativi a un ostaggio deceduto, Israele considera con severità il ritardo nel loro immediato trasferimento nelle sue mani. Ciò costituisce un’ulteriore violazione dell’accordo. Israele esige l’immediata restituzione dei tre ostaggi deceduti, ancora detenuti nella Striscia di Gaza\”. È quanto si legge in una nota dell’ufficio del primo ministro di Israele Benyamin Netanyahu.

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Tutto è iniziato con un ordine dato a ottobre da Donald Trump al suo team per la sicurezza nazionale: elaborare un piano per porre fine alla guerra in Ucraina, proprio come avevano interrotto i combattimenti a Gaza. E proprio durante un volo di ritorno dal Medio Oriente, gli inviati Steve Witkoff e Jared Kushner hanno iniziato a scrivere la prima bozza di quello che sarebbe poi diventato un quadro di pace in 28 punti. Lo scrive il Wsj in un lungo articolo in cui ripercorre la genesi del piano.\n   Il lavoro di Witkoff e Kushner, durato un mese, per redigere la proposta si è basato sul contributo di Kirill Dmitriev che ha tenuto incontri segreti con gli americani a Miami il fine settimana prima di Halloween per quelli che sarebbero stati tre giorni di intense discussioni durante una cena e una lunga conversazione a casa di Witkoff. Quando Witkoff e Kushner invitarono Rustem Umerov, consigliere per la sicurezza nazionale dell’Ucraina a Miami per mostrargli il piano, lui disse loro senza mezzi termini che si trattava di un accordo migliore per la Russia che per l’Ucraina.\n   Il 16 novembre, Kushner e Witkoff hanno illustrato al presidente ucraino il piano in 28 punti. La maggior parte delle disposizioni del piano sono state redatte da Witkoff e Kushner prima di consultare i rappresentanti russi e ucraini, ha affermato una persona a conoscenza della sua stesura.\n    Il segretario di Stato Marco Rubio ha ricevuto una copia del piano alla Casa Bianca durante la visita del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman a Washington il 18 novembre, ha riferito una fonte a conoscenza della situazione. Axios ha riportato l’esistenza della bozza quella sera stessa. Rubio era a conoscenza dell’iniziativa Witkoff-Kushner, ma non conosceva la portata completa di quanto avevano redatto prima di allora, hanno affermato i funzionari.

“,”postId”:”7641c0aa-4d81-40ba-9be9-6c0bc21dcd9f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-25T08:32:44.567Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-25T09:32:44+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Katz: \”Ulteriori misure contro funzionari Idf nell’indagine del 7/10\””,”content”:”

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato che, una  volta completata l’indagine in corso sulle manchevolezze da parte  dell’esercito il 7 ottobre, saranno prese ulteriori misure contro alti  funzionari dell’Idf. \”Il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha agito in  conformità con la sua autorità, ma sulla base di informazioni parziali e  incomplete\”, si legge nella sua dichiarazione. Katz ha anche affermato  che non ci sarà \”nessuna insabbiatura\” delle conclusioni del rapporto  sugli eventi del 7/10.\nLa  dichiarazione del ministro arriva dopo che Zamir ha criticato la  decisione presa ieri da Katz di congelare le nomine militari per 30  giorni durante la revisione del rapporto investigativo, affermando che  ciò potrebbe danneggiare l’esercito. \”L’interruzione delle nomine  danneggerà le capacità delle Idf e il processo di preparazione alle  sfide future\”, ha dichiarato Zamir in una nota. \”Il capo di stato  maggiore continuerà a tenere riunioni sulle nomine secondo i piani, in  linea con la sua autorità, e le sottoporrà all’approvazione del  ministro, se necessario\”.

“,”postId”:”8fa37ce1-0a95-4613-927f-1fd990435b73″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-25T08:01:20.592Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-25T09:01:20+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ministro degli Esteri Iran in missione in Francia”,”content”:”

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi si recherà in visita in Francia questa settimana, su invito del suo omologo francese Jean-Noël Barrot, dopo aver partecipato alla riunione annuale dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (Opcw) nei Paesi Bassi, ha dichiarato ieri sera il portavoce del Ministero degli Esteri Esmaeil Baghaei.    Ha poi aggiunto che durante la sua visita Araghchi discuterà di questioni bilaterali, regionali e internazionali, nonché della situazione della cittadina iraniana Mahdieh Esfandiari, incarcerata in Francia per aver adottato misure a sostegno della Palestina. La donna è stata recentemente rilasciata dal carcere sotto sorveglianza.    Araghchi chiarirà anche le posizioni e le richieste dell’Iran in merito al programma nucleare del Paese e agli attacchi israeliani contro la Palestina e il Libano, ha aggiunto Baghaei, secondo l’Irna.

“,”postId”:”324e6a8d-69c0-45bf-893d-f48c2e5fbda0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-25T08:00:51.651Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-25T09:00:51+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Torino per Gaza: \”Imam Shalin espulso dall’Italia\””,”content”:”

Mohamed Shahin, imam della moschea Omar Ibn Al Khattab di via Saluzzo a Torino, ha ricevuto un decreto di espulsione per motivi di sicurezza. La notizia è stata diffusa dal movimento Torino per Gaza. Lo scorso 9 ottobre, durante una manifestazione pro Palestina, Shahin aveva dichiarato che l’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre era stato un atto di resistenza dopo anni di occupazione, finendo così al centro delle polemiche. Nato in Egitto, vive in Italia da oltre vent’anni. È stato accompagnato ieri in un Centro di permanenza per il rimpatrio.    Il movimento Torino per Gaza afferma che a Shahin è stato revocato il permesso di soggiorno di lunga durata e disposto l’espatrio verso l’Egitto, definendolo un Paese in cui l’uomo non potrebbe tornare in sicurezza. Nel comunicato si legge: \”Mohamed è stato arrestato dopo due anni di mobilitazioni in cui non ha mai smesso di esporsi pubblicamente contro il genocidio in corso in Palestina\”. Secondo il movimento, \”nonostante la sua richiesta di asilo politico, il giudice ha confermato l’espatrio, ignorando ogni evidenza del pericolo reale e documentato che Mohammad correrebbe\”.    Il movimento nella nota aggiunge che \”Il suo unico reato è aver gridato insieme a tutti noi la libertà per la Palestina\”, e denuncia un atto che definisce \”islamofobo e razzista\”.

“,”postId”:”e193472f-fec4-47a5-81b0-b377a65cf8d6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-25T07:51:44.337Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-25T08:51:44+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf spara a Bani Suheila, un morto”,”content”:”

Una persona e’ stata uccisa dal fuoco dell’Idf a\nBani Suheila, a est di Khan Younis. Lo affermano fonti dell’ospedale\nNasser nella Striscia di Gaza citate dal Timnes of Israel. Bani Suheila si\ntrova sul lato controllato da Israele della linea del cessate il fuoco.

“,”postId”:”89459c88-ae24-41cf-bfd5-324d3c9389d8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-25T07:27:39.821Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-25T08:27:39+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Jihad islamica conferma: \”Ritrovato il corpo di un ostaggio\””,”content”:”

Ieri, la Jihad islamica palestinese ha confermato in una dichiarazione di aver ritrovato il corpo di un ostaggio durante i lavori di scavo nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel.     Nella mattinata al Jazeera aveva riferito che il corpo era stato localizzato dalla Jihad islamica in un’area a nord di Nuseirat, nella parte centrale di Gaza. Non è stato ancora annunciato il trasferimento del corpo in Israele, previsto dall’accordo. Compreso questo, sono tre i corpi degli ostaggi israeliani ancora nella Striscia di Gaza.

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“È giusto che il Libano venga garantito perchè con il presidente Aoun le cose stanno andando nella giusta direzione\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in merito alle crescenti tensioni tra Israele e Libano, dopo l’uccisione del numero due di Hezbollah.  \”Io credo che Israele abbia attaccato il leader di Hezbollah, ma non e’ facile smantellare Hezbollah. La presenza dell’Unifil, e quindi la presenza italiana anche in questa direzione e’ utile. L’addestramento delle truppe libanesi che fa l’esercito italiano va nella giusta direzione. Quindi dobbiamo lavorare assolutamente per una de-escalation. E’ il messaggio che mandiamo a tutti i nostri interlocutori, anche Israele\”, ha sottolineato Tajani.

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Hamas e la Jihad islamica hanno annunciato che oggi consegneranno il corpo di un ostaggio a Israele. Secondo la Jihad, il corpo è stato ritrovato ieri a Nuseirat, nel centro di Gaza. Nella Striscia sono ancora presenti i corpi di tre ostaggi uccisi: quelli di due israeliani e di un cittadino thailandese.

“È giusto che il Libano venga garantito perchè con il presidente Aoun le cose stanno andando nella giusta direzione. Io credo che Israele abbia attaccato il leader di Hezbollah, ma non è facile smantellare Hezbollah. Dobbiamo lavorare assolutamente per una de-escalation”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in merito alle crescenti tensioni tra Israele e Libano, dopo l’uccisione del numero due di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabai. Israele lo riteneva il responsabile dei tentativi di Hezbollah di riorganizzarsi per tornare a colpire lo Stato ebraico, dopo che tra settembre e novembre 2024 ne aveva decimato la leadership.

La tregua nella Striscia messa a dura prova da un’escalation delle  ostilità. Una delegazione di Hamas al Cairo per incontrare i mediatori  sulla seconda fase dell’accordo e sui nuovi attacchi. 

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38 minuti fa

I medici di Israele: “Non ci faremo coinvolgere nelle esecuzioni capitali”

L’adesione alle convenzioni internazionali impedisce ai medici israeliani di partecipare attivamente o passivamente alle esecuzioni. Lo ha chiarito il rappresentante dell’Associazione medica israeliana (Ima) Alberto Olchovsky, parlando di fronte alla Commissione per la sicurezza nazionale della Knesset, dopo aver appreso che le condanne a morte saranno eseguite tramite iniezione letale. “L’Associazione Medica Mondiale ha stabilito che il coinvolgimento dei medici nelle esecuzioni è eticamente inaccettabile in qualsiasi fase, inclusa la preparazione e la consulenza. Le nostre conoscenze non devono essere utilizzate per scopi che non promuovano la salute e il benessere”, ha affermato Olchovsky.

Secondo il disegno di legge, la sentenza sarà emessa da un giudice unico (invece di un collegio di tre o cinque giudici, come previsto dalla legge attuale) e non sarà soggetta a appello. Dopo 90 giorni, il condannato sarà giustiziato. Secondo una legge esistente, in vigore fin dai tempi del mandato britannico, l’esecuzione è tecnicamente autorizzata tramite fucilazione o impiccagione. Il nuovo disegno di legge prevede che le esecuzioni siano eseguite tramite iniezione letale. 

Questa clausola richiede il coinvolgimento dei medici, e non solo per la somministrazione dell’iniezione letale. Le conoscenze mediche sono necessarie anche per selezionare il tipo appropriato di farmaco e misurare le dosi letali in base al peso corporeo del condannato, tra le altre operazioni preparatorie all’esecuzione. Ciò significa che solo i medici, e non altro personale sanitario come infermieri o paramedici, possono eseguirle.

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49 minuti fa

Onu: “Dal cessate il fuoco uccisi dall’Idf in Libano almeno 127 civili”

Almeno 127 civili sono stati uccisi negli attacchi delle Idf in Libano dopo il cessate il fuoco di quasi un anno fa. Lo ha riferito durante una conferenza stampa a Ginevra l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, chiedendo un’indagine e il rispetto della tregua. “A quasi un anno dal cessate il fuoco concordato tra Libano e Israele, continuiamo ad assistere a crescenti attacchi da parte dell’esercito israeliano, che hanno causato l’uccisione di civili e la distruzione di obiettivi civili in Libano, insieme alle allarmanti minacce di un’offensiva più ampia e intensificata”, ha affermato Thameen Al-Kheetan, portavoce dell’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, aggiungendo che il numero include i decessi verificati, ma che reale potrebbe essere più alto.

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55 minuti fa

Veicoli della Croce Rossa verso zona di consegna dei resti di un ostaggio a Gaza

I veicoli della Croce Rossa si stanno dirigendo verso un luogo di consegna nella Striscia di Gaza centrale per recuperare i resti presunti di un ostaggio di Hamas e della Jihad islamica palestinese. Lo affermano le IDF. La Jihad islamica ha dichiarato che il corpo che aveva in custodia è stato trovato ieri a Nuseirat, nella zona centrale di Gaza. 

14:51

Siria, ondata di proteste dopo attacchi ad alawiti

In migliaia hanno manifestato in Siria, nella zona costiera a maggioranza alawita, dopo i recenti attacchi contro la comunità. Si tratta, secondo corrispondenti dell’agenzia Afp, delle proteste più importanti mai registrate nella regione a maggioranza alawita dalla fine dell’era Assad, nel dicembre dello scorso anno. Da allora la comunità, la stessa di Bashar al-Assad, è finita nel mirino di attacchi e centinaia di persone sono rimaste uccise a marzo.

“Il popolo siriano è uno”, è stato uno degli slogan portati in piazza a Lattakia, dove sono state dispiegate le forze di sicurezza, ma non sono stati segnalati interventi delle unità mobilitate. Manifestazioni anche a Tartus e Jable, dove in centinaia sono scesi in piazza in nome del “federalismo” e della “liberazione dei prigionieri”. L’Afp segnala scontri a Jableh tra manifestanti e partecipanti a una contromanifestazione di sostenitori delle autorità e riferisce che in città sono stati uditi spari. Alcune persone sono rimaste lievemente ferite.

Le proteste arrivano dopo un appello sui social da parte del Consiglio supremo islamico alawita in Siria e all’estero seguito alle ultime violenze contro la comunità nella città centrale di Homs. Secondo l’Osservatorio oggi sono state 42 le manifestazioni.

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14:37

Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni

Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.

Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anniIsraele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anniVai al contenuto

14:12

La vita a Gaza e Khan Younis tra macerie, code e preghiere. VIDEO

14:06

Onu: per l’economia palestinese la peggiore recessione di sempre

L’economia dei Territori Palestinesi occupati è precipitata “nella peggiore recessione mai registrata”, hanno affermato oggi le Nazioni Unite. Secondo un nuovo rapporto dell’Unctad (la Conferenza per il commercio e lo sviluppo) pubblicato a Ginevra, due anni di operazioni militari e restrizioni hanno vanificato decenni di progressi nello sviluppo e aggravato la fragilità fiscale e sociali. La crisi economica che ne è derivata “si colloca tra le 10 peggiori che il mondo abbia mai sperimentato dal 1960; la situazione a Gaza inoltre è unica, in quanto rappresenta la crisi economica più grave mai registrata”, aggiunge l’Unctad in un comunicato. Nel 2024, il Pil palestinese è tornato al livello del 2010 e il Pil pro capite a quello del 2003.  

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13:15

Hamas: restituiremo il corpo di un ostaggio alle 16, le 15 in Italia

Hamas ha annunciato che restituirà il corpo di un ostaggio israeliano alle 16 ora locale, le 15 in Italia. Lo riportano i media israeliani.  Ieri la Jihad islamica aveva annunciato il ritrovamento di una salma a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.  Dopo il ritorno di questo ostaggio deceduto, altre due salme dovranno essere restituite a Israele in base all’accordo per il cessate il fuoco.

12:49

Governo Israele: “Grave ritardo Jihad in restituzione ostaggio”

“Alla luce dell’annuncio della Jihad Islamica in merito alla posizione dei ritrovamenti relativi a un ostaggio deceduto, Israele considera con severità il ritardo nel loro immediato trasferimento nelle sue mani. Ciò costituisce un’ulteriore violazione dell’accordo. Israele esige l’immediata restituzione dei tre ostaggi deceduti, ancora detenuti nella Striscia di Gaza”. È quanto si legge in una nota dell’ufficio del primo ministro di Israele Benyamin Netanyahu.

11:20

Wsj ricostruisce la genesi del piano Witkoff-Kushner

Tutto è iniziato con un ordine dato a ottobre da Donald Trump al suo team per la sicurezza nazionale: elaborare un piano per porre fine alla guerra in Ucraina, proprio come avevano interrotto i combattimenti a Gaza. E proprio durante un volo di ritorno dal Medio Oriente, gli inviati Steve Witkoff e Jared Kushner hanno iniziato a scrivere la prima bozza di quello che sarebbe poi diventato un quadro di pace in 28 punti. Lo scrive il Wsj in un lungo articolo in cui ripercorre la genesi del piano.
   Il lavoro di Witkoff e Kushner, durato un mese, per redigere la proposta si è basato sul contributo di Kirill Dmitriev che ha tenuto incontri segreti con gli americani a Miami il fine settimana prima di Halloween per quelli che sarebbero stati tre giorni di intense discussioni durante una cena e una lunga conversazione a casa di Witkoff. Quando Witkoff e Kushner invitarono Rustem Umerov, consigliere per la sicurezza nazionale dell’Ucraina a Miami per mostrargli il piano, lui disse loro senza mezzi termini che si trattava di un accordo migliore per la Russia che per l’Ucraina.
   Il 16 novembre, Kushner e Witkoff hanno illustrato al presidente ucraino il piano in 28 punti. La maggior parte delle disposizioni del piano sono state redatte da Witkoff e Kushner prima di consultare i rappresentanti russi e ucraini, ha affermato una persona a conoscenza della sua stesura.
    Il segretario di Stato Marco Rubio ha ricevuto una copia del piano alla Casa Bianca durante la visita del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman a Washington il 18 novembre, ha riferito una fonte a conoscenza della situazione. Axios ha riportato l’esistenza della bozza quella sera stessa. Rubio era a conoscenza dell’iniziativa Witkoff-Kushner, ma non conosceva la portata completa di quanto avevano redatto prima di allora, hanno affermato i funzionari.

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09:32

Katz: “Ulteriori misure contro funzionari Idf nell’indagine del 7/10”

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato che, una  volta completata l’indagine in corso sulle manchevolezze da parte  dell’esercito il 7 ottobre, saranno prese ulteriori misure contro alti  funzionari dell’Idf. “Il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha agito in  conformità con la sua autorità, ma sulla base di informazioni parziali e  incomplete”, si legge nella sua dichiarazione. Katz ha anche affermato  che non ci sarà “nessuna insabbiatura” delle conclusioni del rapporto  sugli eventi del 7/10.
La  dichiarazione del ministro arriva dopo che Zamir ha criticato la  decisione presa ieri da Katz di congelare le nomine militari per 30  giorni durante la revisione del rapporto investigativo, affermando che  ciò potrebbe danneggiare l’esercito. “L’interruzione delle nomine  danneggerà le capacità delle Idf e il processo di preparazione alle  sfide future”, ha dichiarato Zamir in una nota. “Il capo di stato  maggiore continuerà a tenere riunioni sulle nomine secondo i piani, in  linea con la sua autorità, e le sottoporrà all’approvazione del  ministro, se necessario”.

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09:01

Ministro degli Esteri Iran in missione in Francia

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi si recherà in visita in Francia questa settimana, su invito del suo omologo francese Jean-Noël Barrot, dopo aver partecipato alla riunione annuale dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (Opcw) nei Paesi Bassi, ha dichiarato ieri sera il portavoce del Ministero degli Esteri Esmaeil Baghaei.    Ha poi aggiunto che durante la sua visita Araghchi discuterà di questioni bilaterali, regionali e internazionali, nonché della situazione della cittadina iraniana Mahdieh Esfandiari, incarcerata in Francia per aver adottato misure a sostegno della Palestina. La donna è stata recentemente rilasciata dal carcere sotto sorveglianza.    Araghchi chiarirà anche le posizioni e le richieste dell’Iran in merito al programma nucleare del Paese e agli attacchi israeliani contro la Palestina e il Libano, ha aggiunto Baghaei, secondo l’Irna.

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09:00

Torino per Gaza: “Imam Shalin espulso dall’Italia”

Mohamed Shahin, imam della moschea Omar Ibn Al Khattab di via Saluzzo a Torino, ha ricevuto un decreto di espulsione per motivi di sicurezza. La notizia è stata diffusa dal movimento Torino per Gaza. Lo scorso 9 ottobre, durante una manifestazione pro Palestina, Shahin aveva dichiarato che l’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre era stato un atto di resistenza dopo anni di occupazione, finendo così al centro delle polemiche. Nato in Egitto, vive in Italia da oltre vent’anni. È stato accompagnato ieri in un Centro di permanenza per il rimpatrio.    Il movimento Torino per Gaza afferma che a Shahin è stato revocato il permesso di soggiorno di lunga durata e disposto l’espatrio verso l’Egitto, definendolo un Paese in cui l’uomo non potrebbe tornare in sicurezza. Nel comunicato si legge: “Mohamed è stato arrestato dopo due anni di mobilitazioni in cui non ha mai smesso di esporsi pubblicamente contro il genocidio in corso in Palestina”. Secondo il movimento, “nonostante la sua richiesta di asilo politico, il giudice ha confermato l’espatrio, ignorando ogni evidenza del pericolo reale e documentato che Mohammad correrebbe”.    Il movimento nella nota aggiunge che “Il suo unico reato è aver gridato insieme a tutti noi la libertà per la Palestina”, e denuncia un atto che definisce “islamofobo e razzista”.

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08:51

Idf spara a Bani Suheila, un morto

Una persona e’ stata uccisa dal fuoco dell’Idf a
Bani Suheila, a est di Khan Younis. Lo affermano fonti dell’ospedale
Nasser nella Striscia di Gaza citate dal Timnes of Israel. Bani Suheila si
trova sul lato controllato da Israele della linea del cessate il fuoco.

08:27

Jihad islamica conferma: “Ritrovato il corpo di un ostaggio”

Ieri, la Jihad islamica palestinese ha confermato in una dichiarazione di aver ritrovato il corpo di un ostaggio durante i lavori di scavo nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel.     Nella mattinata al Jazeera aveva riferito che il corpo era stato localizzato dalla Jihad islamica in un’area a nord di Nuseirat, nella parte centrale di Gaza. Non è stato ancora annunciato il trasferimento del corpo in Israele, previsto dall’accordo. Compreso questo, sono tre i corpi degli ostaggi israeliani ancora nella Striscia di Gaza.

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08:02

Libano, Tajani: “Garanzie e lavorare a de-escalation“

“È giusto che il Libano venga garantito perchè con il presidente Aoun le cose stanno andando nella giusta direzione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in merito alle crescenti tensioni tra Israele e Libano, dopo l’uccisione del numero due di Hezbollah.  “Io credo che Israele abbia attaccato il leader di Hezbollah, ma non e’ facile smantellare Hezbollah. La presenza dell’Unifil, e quindi la presenza italiana anche in questa direzione e’ utile. L’addestramento delle truppe libanesi che fa l’esercito italiano va nella giusta direzione. Quindi dobbiamo lavorare assolutamente per una de-escalation. E’ il messaggio che mandiamo a tutti i nostri interlocutori, anche Israele”, ha sottolineato Tajani.

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