Droga e telefonini in carcere a Opera. La scoperta è avvenuta giovedì 31 luglio nell’ambito di un’indagine su spaccio di sostanze stupefacenti e introduzione di cellulari in carcere, condotta dal reparto di polizia penitenziaria della casa di reclusione. Lo rende noto il Sinappe, sindacato nazionale autonomo degli agenti penitenziari.
Il blitz
Il blitz compiuto giovedì ha portato al sequestro di droga e telefoni, ma soprattutto ha confermato “l’esistenza di un meccanismo strutturato e ben organizzato per il traffico di droga e telefoni cellulari in ambito penitenziario”, come si legge in una nota del sindacato.
Coraggio e dedizione
“Ancora una volta, le donne e gli uomini della polizia penitenziaria dimostrano competenza, coraggio e dedizione, operando con professionalità anche in contesti complessi e ad alto rischio”, il commento di Roberto Santini, segretario generale del Sinappe.