Sciolto il nodo scolastico dal ministero dell’Istruzione, ora Nathan e Catherine stanno cercando in ogni modo di mettersi “in regola” per riavere i propri figli, colmando quelle lacune che hanno portato all’ordinanza con cui il tribunale per i minori dell’Aquila ha disposto l’allontanamento dei tre piccoli dalla famiglia nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti, senza però stravolgere lo stile di vita che hanno scelto. E proprio a sostegno di quello stile di vita, che comprende l’istruzione parentale e, inevitabilmente, uno scarso contatto dei piccoli con i coetanei, Catherine parla di uno dei libri da lei utilizzati per l’educazione dei figli che, secondo la donna, «è solo uno dei tanti che confermano la correttezza del modo di crescere i nostri figli che noi istintivamente abbiamo scelto».
GLI STUDI
Il libro in questione si intitola “I vostri figli hanno bisogno di voi”, scritto da Gordon Neufeld e Gabor Matè, uno psicologo e un medico, che sostengono che sia molto più importante per un sano sviluppo dei bambini il contatto stretto con i genitori invece che con i coetanei. I giudici dell’Aquila nell’ordinanza di allontanamento puntano sulla «lesione del diritto alla vita di relazione», sottolineando che «la deprivazione del confronto tra pari in età da scuola elementare può avere effetti significativi sullo sviluppo del bambino», in quanto «il gruppo dei pari è un contesto fondamentale di socializzazione e di sviluppo cognitivo/emotivo, che offre opportunità uniche rispetto all’interazione con gli adulti». Il libro, uno dei tanti, seguito da Catherine, spiega al contrario che «il gioco di cui i bambini hanno bisogno per un sano sviluppo è quello che affiora nella solitudine creativa, non quello sociale» e che «i bambini in questo hanno bisogno degli adulti molto più di quanto abbiano bisogno dei coetanei».
Uno stile di vita fortemente sostenuto da Nathan e Catherine che però, per ricongiungere la propria famiglia sono disposti a modificare. L’avvocato della famiglia anglo-australiana, Giovanni Angelucci, si è affidato ad un professionista di fiducia con il quale ha incontrato il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Palmoli per parlare del progetto di modifica dell’abitazione della famiglia che prevede l’ampliamento del casolare con la costruzione di un bagno collegato all’abitazione principale e una stanza per i bimbi (attualmente, il casolare non ha servizi igienici ed è composto da un unico locale). Una bozza del progetto, assieme a nuove testimonianze a favore della famiglia e una richiesta di perizia psicologica sui minori potrebbero far parte del ricorso che l’avvocato presenterà entro il 29 novembre contro l’ordinanza del tribunale.
SOLIDARIETÀ
Mentre Catherine è nella casa protetta insieme ai figli, Nathan in questi giorni è ospite di alcuni amici della comunità di neorurali, per evitare il contatto con giornalisti e curiosi dopo il “silenzio stampa” annunciato due giorni fa con l’obiettivo di tutelare i bambini (una delle accuse che il tribunale rivolge alla coppia è quella di aver esposto i piccoli al clamore mediatico). Intanto il sindaco di Palmoli, Rosario Masciulli, ha messo a disposizione del nucleo familiare una nuova abitazione dotata di ogni servizio, ma più vicina allo stile di vita della famiglia nel bosco rispetto a quella nel centro abitato offerta loro dal Comune lo scorso anno, in cui potranno stare fino a che nella loro abitazione non verranno ultimati i lavori. Chissà se questa volta la coppia accetterà. Nathan sembra d’accordo, la moglie meno. E il sindaco chiosa: «Sono molto rigidi».
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