di
Giulio De Santis
Il pm chiede l’archiviazione. llary si oppone: l’accusa all’ex capitano giallorosso e Noemi di abbandono di minore
La sera del 26 maggio del 2023, verso le 21, Francesco Totti e Noemi Bocchi sono andati a cena fuori sotto casa. Lasciando i tre figli soli nel loro appartamento ma con un telefono in grado di fare videochiamate in caso di bisogno. Tanto, scrive la procura, «che Ilary Blasi, madre della più piccola, con cui è stata al telefono dalla 21.30 circa per un ora e mezza, non ha giudicato la figlia di sette anni in imminente pericolo», poiché ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine solo verso le 23.00. La disponibilità del video telefono e l’assenza nella Blasi di un giudizio di imminente pericolo per la figlia sono i passaggi chiave con cui il pm Barbara Trotta ha argomentato la richiesta di archiviazione nei confronti della bandiera della Roma ma anche della sua compagna, pure lei indagata con l’accusa di abbandono di minore dopo la denuncia della conduttrice tv.
La stessa procura ritiene che quella sera i tre ragazzi — la figlia di 7 anni di Totti e Blasi, nonché i due figli della Bocchi, uno di 9 anni e l’altra di 12 — «non sono stati esposti a una situazione di pericolo, e comunque la figlia dell’ex numero 10 e della showgirl, seppure piccola, è stata lasciata in compagnia dei figli della compagna di Totti». In merito alla richiesta di archiviazione, l’avvocato Gianluca Tognozzi, difensore dell’ex campione del mondo, sottolinea che «è puntualmente motivata. Comunque mi sembra che il tutto sia strumentale alle controversie in sede civile».
Ilary Blasi si è opposta alla richiesta della Procura, lamentando alcune incongruenze nel racconto dell’ex capitano. Questo ennesimo braccio di ferro tra Totti, assistito in sede civile dall’avvocato Antonio Conte, e Blasi, rappresentata dall’avvocato Fabio Lattanzi, impone di tornare indietro al maggio del 2023. Prima di uscire quella sera, Totti e Bocchi avvisano la baby sitter che stanno andando a cena fuori e le chiedono se può dare un’occhiata ai ragazzi. Per loro è una persona di fiducia, avendo frequentato l’appartamento più volte lavorando lì come colf e baby sitter.
La donna, Cocos, abita nello stesso palazzo, dove vivono Totti e Bocchi, essendo la convivente del portiere. Quando la coppia va via lascia i figli a casa con un video telefonino e la certezza che Cocos andrà a vedere come stanno. Quel 26 maggio Blasi non è in Italia, e infatti la figlia piccola è affidata alla custodia del padre. Durante la serata Blasi telefona alla figlia. La piccola le dice che Totti e Bocchi sono usciti. Blasi resta perplessa, chiede alla figlia di farle vedere chi è in casa con la video chiamata. Della baby sitter non c’è alcun segno. La telefonata dura circa un’ora e mezza. Verso le 23 la conduttrice televisiva contatta la propria madre, la signora Daniela Serafini, affinché avvisi le forze dell’ordine che i tre ragazzi sono soli in casa.
La polizia arriva circa 40 minuti dopo. Intanto giunge anche Christian, il figlio più grande di Totti, che non ha le chiavi. Pertanto nessuno può entrare. L’ex numero 10 viene avvisato dell’inconveniente dal fido Vito Scala. Intanto tutti pensano che i bambini stiano dormendo, e Blasi supplica le forze dell’ordine di non spaventare la figlia. Verso mezzanotte arrivano Totti e Bocchi, che trovano tutti sotto casa. Salgono, aprono la porta e dentro, oltre ai bambini che dormono, c’è anche la baby sitter. È stata avvertita da Totti di salire? È verosimile, ma comunque per la procura dimostra la disponibilità della donna e il fatto che i ragazzi non siano stati lasciati soli. Gli operanti non rilevano problemi. Ora la parola, passa al gip.
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26 novembre 2025
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