Mancano ancora 10 mesi ai Mondiali di Montréal 2026, ma c’è già chi pensa ai possibili favoriti alla vittoria. Chiaramente, il primo nome che viene in mente è quello di Tadej Pogačar, campione del mondo in carica e vincitore di due GP de Montréal (il cui percorso verrà ricalcato in gran parte dalla gara iridata), ma dato che il tracciato sarà un po’ meno estremo rispetto a quelli visti negli ultimi due anni a Zurigo e Kigali, diversi altri corridori potranno provare dire la loro secondo Greg Van Avermaet. Il belga, ambasciatore della rassegna canadese e a sua volta capace di conquistare due volte la corsa WorldTour nordamericana, ritiene infatti che anche gli uomini da classiche come Wout Van Aert e Mathieu Van Der Poel, oltre a Remco Evenepoel, saranno in lizza per il successo.
“Come corridore, ho sempre considerato il GP di Montréal una delle gare più difficili dell’anno – ha dichiarato Van Avermaet a Wielerflits analizzando il percorso – Devi accelerare molto e corri costantemente al di sopra dei tuoi limiti. E proprio perché corri al di sopra di quel punto critico, c’è poco spazio per il recupero. Naturalmente, tutto dipenderà anche da come si svolgerà la gara. La maggior parte dei corridori conosce già il percorso grazie alle gare del WorldTour in Canada, ma con un lungo tratto iniziale e un numero leggermente inferiore di giri sarà comunque qualcosa di diverso. In ogni caso è un vantaggio aver già partecipato a quelle gare. In questo modo, si sa quanto è dura una gara”.
“È un percorso impegnativo e presenta molto dislivello, ma in realtà è perfetto sia per Wout Van Aert che per Remco Evenepoel – ha proseguito il belga – È abbastanza difficile fare la differenza, ma rimane comunque una gara ‘punchy’, in cui gli sforzi non durano mai più di quattro minuti e mezzo. Questo fa sì che anche i corridori da classiche abbiano una possibilità. Wout può sempre vincere in volata, è una volata di potenza, e questo gli si addice. Wout è anche in grado di collaborare bene con Remco. Sono due tipologie di corridori diversi e questo gioca sicuramente a loro vantaggio. Se Wout aspetta, Remco può partire da più lontano e sfruttare al meglio la sua potenza in salita. Quando Pogačar parte, è sempre difficile, ma devono fare affidamento sulle loro forze”.
Più che i propri connazionali, però, il 40enne mette Van Der Poel tra i favoritissimi: “La differenza con Wout è che lui non ha mai corso in Canada. L’anno scorso, ai Campionati del Mondo di Zurigo, ha dimostrato di poter andare molto forte su un percorso impegnativo. Anche grazie alle informazioni raccolte in quella gara, lo inserisco tra i miei favoriti. Quando partecipa, è sempre un favorito, perché è un killer. Penso che questa gara sia perfetta per lui“.
