La notizia è ormai nota: Han Willhoft-King, giocatore del Manchester City e dell’Under 21 inglese, ha deciso di dedicarsi allo studio della Giurisprudenza a Oxford abbandonando ogni velleità di un futuro nel calcio. La domanda è: perché tanto clamore? Non viviamo nel mondo che ci raccomanda ogni giorno di seguire i nostri sogni e le nostre vere inclinazioni? Gli psicanalisti ci campano dai tempi del dottor Freud. Poi capita che qualcuno lo faccia veramente e diventa un caso. Non sarà che le scelte vanno bene, a livello di opinione pubblica mondiale, solo quando corrispondono ai canoni che ci vogliono tutti belli, giovani, sani, ricchi e di successo? Un giovane non può sognare un lavoro normale, deve come minimo diventare influencer o cantante (possibilmente dotato di Auto-Tune). Se poi ha le doti per fare il calciatore e preferisce studiare, beh, come minimo gli tocca una bella gogna mediatica.