Una delle regole auree per un buon investimento è il rapporto tra rischio e rendimento. Se c’è qualcuno che ti assicura ritorni fuori dalla norma forse qualche dubbio sarebbe lecito e doveroso averlo. E poi dipende dalla serietà, dall’affidabilità di chi ti fa la proposta. La Consob, la Commissione che vigila sui mercati finanziari, ha bloccato nei giorni scorsi alcune app che addirittura promettevano un ritorno annuo del 300 per cento. Non c’è limite di fantasia alla truffa, specie on line. Non c’è limite anche alla faciloneria e alla stupidità dei risparmiatori. 

Consob ha chiesto la rimozione di CapFirst da GooglePlay e CapOne da AppleStore. Si trattava di consigli di sedicenti esperti finanziari – a volte mascherati dietro grandi sigle dell’investment banking – che vantavano persino l’autorizzazione della stessa Consob. I malcapitati venivano convinti ad aprire un conto per il trading on line, trattando titoli anche inesistenti. Le perdite non erano poi così piccole. C’è chi si è visto truffato per centomila euro. La promessa di commissioni zero è un altro specchietto per le allodole. 



















































Tutto ciò che avviene sulla Rete sembra essere del tutto privo di qualsiasi onere. La trappola per il risparmio è apparentemente irresistibile. Ha il sapore della modernità. Sembra addirittura introdurre al dorato mondo delle criptovalute dove veramente qualcuno ha realizzato rendimenti percentuali a tre cifre. Ma non scaricando un’app da piattaforme che in nome della libertà di dire e di fare qualsiasi cosa sono piene di trabocchetti infami. 

La Consob ha fatto chiudere, negli anni scorsi, circa 1300 siti truffa. Questo nuovo filone su WhatsApp è più infido perché sembra instaurare un rapporto diretto fra il risparmiatore e il consulente truffatore. Sono tutte società con sedi in paradisi fiscali. Pronte a cambiare subito denominazione. «È come svuotare il mare con un cucchiaino», confida un esperto del settore. La disciplina giuridica è inadeguata. Senza una reale e costante collaborazione delle multinazionali del web non si va da nessuna parte. 

1 agosto 2025