Riccardo Ceccarelli va controcorrente. Il mental coach di Formula Medicine era a Las Vegas e ha annusato l’aria del paddock dopo l’assenza di qualche GP. Il viareggino non crede che il mondiale piloti possa riaprirsi portando lo strepitoso Max Verstappen al quinto titolo mondiale consecutivo.

Ceccarelli crede che la partita iridata sia in mano a Lando Norris e solo l’inglese può perderla. Ma più che l’analisi sul leader della graduatoria iridata, colpisce la visione su Oscar Piastri, il pilota che è stato a capo della graduatoria per più di mezza stagione e poi è sprofondato in una crisi di risultati profonda…

“Uscendo dal paddock di Las Vegas dopo la corsa, oltre al freddo pungente che ci ha accompagnato nelle sere del weekend in Nevada, il clima era quello di un mondiale ormai finito, con Lando Norris saldamente al comando della classifica piloti, seguito da Oscar Piastri e con un Max Verstappen, per quanto straordinario vincitore del GP, ormai tagliato fuori dal titolo. Mi è sembrato un mondo ormai orientato al prossimo campionato: si parlava di più delle monoposto 2026 e della rivoluzione tecnica piuttosto che dell’attuale sfida mondiale”. 

Lando Norris, McLaren e Max Verstappen, Red Bull Racing, in lotta dopo il via a Las Vegas

Lando Norris, McLaren e Max Verstappen, Red Bull Racing, in lotta dopo il via a Las Vegas

Foto di: Patrick T. Fallon / AFP via Getty Images

Il clima è sereno o hai percepito preoccupazione per una macchina che resta una grande incognita, sebbene si sia a poco più di un paio di mesi dal debutto in pista nei test di Barcellona… 
“Ci sono ancora molte incognite sulle macchine del prossimo anno, sulla portata del motore elettrico. E mi dicevano alcuni tecnici della forte preoccupazione che c’è per i regolamenti che sono cambiati troppo spesso durante l’anno, man mano che emergevano dei grossi dubbi sulla qualità e sulle performance delle macchine 2026”. 

Poi, però, è arrivata la doccia gelata per la McLaren, con l’esclusione delle due MCL39 per l’eccessivo consumo del pattino… 
“E’ stata una sorpresa che ha colto tutti di sorpresa: l’esclusione delle McLaren ha riacceso i fari sull’attuale mondiale perché 24 punti con due gare e una sprint dalla fine, non sono un gap incolmabile”. 

Si è riaperto l’esito della stagione? 
“Non credo: alle McLaren bisognerebbe proprio che succedesse qualcosa di ancora imprevedibile perché Verstappen possa vincersi il mondiale. In questo momento Norris non credo che debba temere un’altra debacle nelle ultime due gare, a meno che non ci sia un altro ritiro non auspicabile. Verstappen punterà a vincere i due GP, ma potrebbe non bastargli, tanto più che non credo Mercedes e Ferrari in grado di inserirsi nella sfida iridata”. 

Ma con che spirito mentale arrivano i tre contendenti al titolo?  
“Penso che possa essere già decisiva la gara di domenica. Basta che Lando concluda davanti a Max e la partita è finita, per quanto abbia visto un Verstappen rilassato come mai: l’olandese è sempre sorridente, tranquillo. Non ha niente da perdere ed è entrato nella mentalità di raccogliere il massimo da ogni appuntamento, consapevole di prendere quello che verrà. È consapevole che deve vivere sulle disgrazie degli altri…”. 

La tensione è tutta in McLaren… 
“Nel team di Woking stanno costruendo la vittoria di Norris e sarebbe grave se dovessero perdere il titolo dopo aver dominato la stagione”. 

Oscar Piastri, McLaren

Oscar Piastri, McLaren

Foto di: Kym Illman / Getty Images

Chi sta soffrendo è Oscar Piastri che non sale più sul podio dal GP d’Italia: si sono disputate sei gare nel frattempo e sembra entrato in crisi… 
“Beh, ci tengo a dire che ho raccolto delle opinioni nel paddock sull’australiano. Mi aspettavo di sentir dire di un pilota in pieno crollo psico-fisico visto i risultati molto deludenti a seguito del doppio incidente di Baku e, invece, nessuno ha parlato di crisi del pilota”. 

Ma come, le classifiche parlano da sole… 
“Sono rimasto molto sorpreso anche io: nessuno dà del bollito a Oscar e non c’è uno che crede alla sua involuzione. Sembra quasi che la gente pensi che sia stata fatta una scelta all’interno del team McLaren e che Piastri sia stato un po’… frenato”. 

Come la vedi? 
“Questa è la sensazione che ho raccolto a Las Vegas, ma su questo io non mi esprimo anche perché, conoscendo l’ambiente McLaren, e in particolare Andrea Stella, non mi sembra che ci sia un ambiente da giochi oscuri. Personalmente faccio fatica a pensare che la McLaren abbia fatto una scelta. O meglio, si può fare una scelta ovviamente, puntando su un pilota, ma senza boicottare l’altro”. 

“Credo sia interessante notare che Piastri mantiene alta la sua credibilità nonostante la carenza di risultati, mentre tanto per fare un esempio, c’erano dubbi sulla tenuta mentale del nostro Kimi quando ha avuto un momento di difficoltà. Basta un momento grigio per essere subito messi in dubbio. Questo non è successo a Piastri. Ed è quasi un controsenso…”. 

Andrea Kimi Antonelli, Mercedes

Andrea Kimi Antonelli, Mercedes

Foto di: Sam Bloxham / LAT Images via Getty Images

Hai accennato ad Antonelli: il bolognese a Las Vegas è stato straordinario concludendo una rimonta dal 17esimo posto al terzo… 
“La gara di Kimi è stata veramente strepitosa come ritmo, intelligenza tattica, capacità di difendersi. Questa prestazione è venuta fuori di nuovo su un circuito per lui sconosciuto. Quindi si conferma la regola che l’italiano va forte sui tracciati per lui nuovi. Abbiamo la conferma della crescita del ragazzo che sta raggiungendo una costanza di rendimento che lascia presagire un ulteriore salto di qualità per l’anno prossimo”.  

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