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In buona parte del sud della Thailandia sono in corso inondazioni eccezionali, provocate dalle piogge torrenziali degli ultimi giorni. Case, campi, strade e automobili sono sommerse, ci sono decine di migliaia di sfollati e almeno 18 persone sono morte. I disagi stanno riguardando 9 delle 14 province nel sud del paese. È lì che si trova per esempio Hat Yai, una città da 150mila abitanti dove secondo le autorità del posto c’è stata la peggiore alluvione degli ultimi 300 anni: in un solo giorno sono stati registrati 335 millimetri di pioggia.

Un mezzo dei vigili del fuoco sommerso nella provincia di Songkhla, 24 novembre 2025 (AP Photo)
Hat Yai è una città molto importante sia per i trasporti sia per il commercio nella provincia di Songkhla, che è una delle più colpite assieme a quella di Nakhon Si Thammarat, che si trova più a nord. Alcuni voli di collegamento tra la capitale Bangkok e Hat Yai sono stati cancellati: sono sommerse anche le strade per arrivare all’aeroporto, che però resta operativo. Secondo gli esperti, Hat Yai rischia di rimanere sommersa almeno fino alla metà di dicembre. I disagi comunque stanno riguardando oltre 2 milioni e mezzo di abitanti.
Le autorità del posto hanno detto che nella provincia di Songkhla ci sono più di 220mila case allagate, e in quella di Nakhon Si Thammarat più di 320mila. Ciononostante, il dipartimento della Salute nazionale ha detto che al momento solo 20mila persone sfollate hanno trovato riparo nei rifugi disponibili. Il dipartimento nazionale per la prevenzione dei disastri e la gestione delle emergenze ha comunicato che sei persone sono morte nella provincia di Nakhon Si Thammarat e cinque in quella di Songkhla; le altre sono nelle province di Pattani, Yala e Phatthalung.
Il governo thailandese ha dichiarato lo stato di disastro per l’area di Songkhla, autorizzando così l’invio di fondi per l’emergenza. Per gestire la situazione in questi giorni sono stati impiegati mezzi anfibi, barche e moto d’acqua. Adesso è stato mobilitato anche l’esercito, che ha messo a disposizione aerei, elicotteri e una flotta di 14 navi militari, che saranno usate anche come ospedali, se necessario.
Nonostante nel periodo dei monsoni le alluvioni siano frequenti, quelle di questi giorni nella regione sono piuttosto eccezionali. Gli scienziati hanno spiegato che le piogge intense degli ultimi tempi sono state causate dalla sovrapposizione della Niña e di una forte oscillazione delle temperature della superficie dell’oceano, che quest’anno si sono verificate insieme: una cosa molto rara. A questo si aggiunge il fatto che le capacità di adattamento del territorio di fronte all’aumento di eventi meteorologici estremi legati al riscaldamento globale sono limitate.
Le aree più colpite si trovano vicino al confine con il nord della Malaysia, dove ci sono oltre 19mila persone sfollate sempre a causa delle inondazioni. Le piogge eccezionali hanno provocato alluvioni anche in alcune parti del centro e del nord della Thailandia e in altri paesi dell’area, come il Vietnam, dove le persone morte sono state oltre 90 in meno di una settimana. L’agenzia meteorologica thailandese si aspetta che le piogge cominceranno a calare gradualmente da mercoledì.