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Non sono un ballerino, anzi mi muovo sul palco abbastanza male, canto forse peggio eppure sono entrato a far parte a cachet zero di “Elodie Show 2025” che lunedì ha fatto tappa a Messina. Additato non solo dai social come un fan troppo “invadente”.
Ci sono invece entrato da fotoreporter accreditato per MessinaToday con due numeri ai lati non buoni neppure per giocare un ambo: 96 e 24. Con una decina di colleghi abbiamo seguito i primi quattro brani dell’artista e poi via: dunque poter scattare foto e riprendere anche video. Per chi non lo avesse ancora capito e nelle ultime ore sono state centinaia di migliaia sui social e testate anche autorizzate faccio il giornalista di mestiere. Oltre questo di certo c’è che con i colleghi e come già fatto negli ultimi anni con decine e decine di cantanti venuti a esibirsi a Messina (solo quest’estate Ultimo, Vasco o Cremonini) o poche settimane fa sempre al Palarescifina i Negramaro abbiamo ripreso e filmato i concerti. Per farne cosa? Scrivere articoli e soddisfare la lettura online, io sono al servizio di MessinaToday, per chi magari allo spettacolo non è potuto andarci. Gli artisti vivono di questo. E così ho fatto pure con Elodie lunedì scorso dopo essere stato accreditato ufficialmente nel massimo rispetto delle regole.
A questo punto mi viene il sospetto che Elodie non fosse al corrente della presenza di noi rappresentanti della stampa sotto il palco perché dopo aver “spostato” un collega e il suo attrezzo da lavoro è arrivato il mio turno. A poca distanza dal palco (non sopra) ho iniziato a scattare foto e video come mi è stato concesso fino al quarto brano e lei come se fossi un “fan di passaggio anche troppo invadente” ha pensato bene di colpire il mio cellulare. Perché lo ha fatto? Boh. L’accredito non fornisce la misura esatta tra il palco e le barriere e non sono salito su, non ho fermato la musica e la gioia di forse 4mila persone (le immagini parlano chiaro) ma ho solo fatto il mio umile mestiere per tentare di realizzare un buon prodotto. Solo questo, non ho chiesto di far parte del suo corpo di ballo.
Scrivo queste poche righe per chi oggi all’intelligenza naturale utilizza quella “artificiale” e perché non ho nulla contro Elodie e la sua arte fatta di provocazione che non giudico e che anzi rispetto. Il suo cellulare è intatto, credo. Piccolo finale: il mio telefonino per fortuna non si è rotto. Qualcuno se lo è chiesto? E cosa ci facessi lì con altri colleghi? No.