La star mantiene le promesse per un pubblico di tutte le età e biglietti molto cari
Il nero sta bene su tutto. Figurarsi a un concerto di Marilyn Manson. L’Oscuro Signore, Lord Voldemort ante litteram, oggi è un signore di 56 anni. Ma il frontman, giusto un po’ statico ma spavaldo, sa ancora divorare il palco. Che per l’occasione è quello, sempre più internazionale, della ChorusLife Arena di Bergamo. La star americana pronuncia spesso il nome della città – che ospita l’unica data italiana del suo tour, per il 2025 – sempre storpiandolo in «Bargamo». Perdonatissimo, ovvio. Dai fan – la maggior parte di nero vestiti – che riempiono il palazzetto e insieme a Marilyn Manson gridano, cantano (tutta un’altra acustica quella dell’ Arena, rispetto al vecchio Creberg) e nel parterre pogano, un successo dietro l’altro.
«Disposable Teens» e «Great Big White World», «This is the New Shit» e «The Dope Show». Ma, meno noti, hanno un’ottima resa live anche brani recenti come «Sacrilegious». L’entusiasmo cresce, quando la band inanella le hit «mOBSCENE», «The Beautiful People» e la cover intrisa di incubi «Sweet Dreams». Chiusura sui trampoli («Tourniquet») e sotto fiocchi bianchi che cadono dall’alto («Coma White»), uniche concessioni scenografiche.
Lo show è breve, 85 minuti, ma bello. Trasgressioni, poche. Sia dell’artista sia del suo pubblico. Qualche lente a contatto colorata, qualche dito medio alzato. L’ormai sdoganato «fuck». Abbondanti dosi di trucco in faccia. Il più audace indossa un costume da suora demoniaca, probabilmente un riciclo di Halloween. La massima esagerazione sta forse nel consolidato caro-biglietti. Tanto che un bagarino si accerta direttamente in biglietteria, di quanto costino gli ultimi invenduti (circa 100 euro) e di conseguenza regola al ribasso la sua personale offerta a chi ne è sprovvisto («Facciamo 90? Ma anche ottanta. Meno? Allora dimmi, quanto sei disposto a pagare?»).
La Gen Z è rappresentata. Ci sono pure alcuni bambini, figli delle infatuazioni musicali di mamme e papà. Come Andrea, «ho otto anni e mezzo», a cui lo spettacolo «è piaciuto tantissimo». Ma lo zoccolo duro sono gli ex ragazzi e ragazze, che furono giovani e più o meno tormentati durante il decennio Novanta e nei primi Duemila. Nella stessa serata di Marilyn Manson a ChorusLife, il 25 novembre, al Forum di Assago si esibiva Antonello Venditti. La sensazione è che una non trascurabile fetta del pubblico dell’uno, avrebbe potuto assistere con trasporto anche al concerto dell’altro. Compagno di scuola, «ti sei salvato o sei entrato in banca pure tu?».
26 novembre 2025
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