Dick Van Dyke compirà 100 anni il 13 dicembre: alla vigilia del suo traguardo più simbolico, la star di Mary Poppins, il film del 1964 vincitore dell’Oscar, è energica, lucida e felice. Lo spiega a People: «Mi sento davvero bene per essere uno che ha cento anni».

L’attore, che negli ultimi anni ha continuato a stupire tutti con la sua vitalità, apparendo nel reality americano The Masked Singer a 97 anni e nei piccoli show che continua a regalare al pubblico, racconta di vivere giornate piuttosto diverse una dall’altra, ma il sorriso sempre intatto. «A volte ho più energia, altre meno, ma non mi sveglio mai di cattivo umore», dice.

Malgrado gli inevitabili acciacchi dell’età, come un po’ di perdita d’udito e qualche problema di equilibrio, Dick Van Dyke non ha smesso di cantare e ballare nella sua casa a Malibu insieme alla moglie Arlene Silver, che ha 46 anni in meno di lui. I due si sono conosciuti nel 2006 e si sono sposati nel 2012, e lui ne è convinto: è lei a tenerlo giovane. «È lei che mi tiene nel presente», racconta. «Mi ha reso felice ogni giorno della mia vita, ogni singolo giorno. È una gioia. Riesce a farmi cantare o ballare e si prende così tante responsabilità… Sono solo fortunato».

E se l’età avanza, lui l’accetta. «La fine della mia vita è molto più vicina», ammette, ma non ha il timore di andarsene. «Quando arriva il momento, arriva», dice. «Non ho alcuna paura della morte, per qualche ragione. Non so spiegare perché, ma è così. Ho avuto una vita così piena e entusiasmante che non posso lamentarmi».

Dick Van Dyke ha appena pubblicato un libro, 100 Rules for Living to 100, una raccolta di episodi e riflessioni che racchiudono la sua filosofia. Oggi pensa soprattutto a ciò che lascia, e non sono i premi o la fama a contare di più: «Quello che ho lasciato nel campo dell’intrattenimento per bambini e nella musica per bambini: quella è la mia eredità. Non credo sia così importante ricordare me. Ma la musica, la musica che lasciamo dietro di noi. Finché i bambini canteranno con orgoglio Supercalifragilistichespiralidoso, la parte più importante di me sarà sempre viva». E ancora: «Voglio ringraziare il pubblico per avermi dato una vita così meravigliosa».