Complicato, difficile. Raccontare la sconfitta dell’Inter all’Estadio Metropolitano di Madrid è un esercizio di pazienza rara, perché racchiude un senso di incredulità totale. Non solo per il gol partita segnato al 93′ di testa da corner da Gimenez. Ma perché tutto il match è stato condotto dall’Inter, che ha giocato una partita serissima, importante, di grande caratura e tecnica, con azioni e occasioni da urlo, con il solo peccato di aver trovato una sola rete, quella del provvisorio 1-1 di Zielinski. Ha creato e costruito, ha anche incantato a tratti la squadra di Chivu. Eppure esce sconfitta, per la prima volta in questa Champions League, a causa di un gol in avvio di Alvarez – molto discusso, assegnato dopo un lunghissimo check con il VAR – e per quella rete arrivata da corner in pieno recupero. L’Inter ha aggredito il match, ha giocato a mille all’ora fin dal calcio d’inizio, ha trovato trame di qualità. Ha sofferto poco, il giusto, ma è capitolata nel finale per un calcio piazzato, pagando un dazio altissimo. La classifica lascia l’Inter a 12 punti, a pari di PSG, Bayern e Real Madrid. Solo l’Arsenal continua il cammino a punteggio pieno.

LA PARTITA
L’inizio dell’Inter è da applausi, con Federico Dimarco scatenato e imprendibile. Prima una punizione contenuta da Musso, poi un sinistro a fil di palo. Segnali di un’Inter in palla, aggressiva, pericolosa. Tanti uomini ad aggredire l’area avversaria, un’Inter verticale e veloce. L’Atletico è spettatore, ma al 9′ si trova in vantaggio. L’azione si sviluppa sulla destra, Carlos prova il disimpegno, c’è un possibile tocco di mano, Alvarez segna. Minuti e minuti di check con il VAR, poi la rete viene convalidata. Il match diventa spigoloso, anche se è l’Inter a mettere qualità, soprattutto, ancora, con Dimarco.

La serata storta si caratterizza anche con la traversa clamorosa colpita da Barella a inizio ripresa. Un’azione show: Bastoni per Barella, marchio di fabbrica, stop e conclusione sulla traversa. Sembra tutto incredibile: il punteggio è beffardo, l’Inter invece gioca benissimo, e sfiora il gol ancora con Dimarco servito da Lautaro. Sono trame belle, giuste, e infatti il gol arriva, liberatorio, con Zielinski: al 54′, su assist di Bonny, azione da applausi.

Dopo il pari l’Inter rallenta, l’Atletico diventa più feroce. Non costruisce tantissimo la squadra di Simeone, ma si affaccia più frequentemente dalle parti di Sommer, che deve murare Griezmann al 77′. L’Inter ha però ancora le energie per ripartire, per imbastire azioni di qualità. Eppure la beffa arriva: minuto 93′, corner di Griezmann e stacco perentorio di Gimenez, per il successo dell’Atletico.