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Martedì 25 novembre la Juventus ha battuto 3-2 in trasferta il Bodø/Glimt – in Norvegia, oltre il circolo polare artico – vincendo per la prima volta in questa stagione in Champions League. In una partita giocata su un campo sintetico, con una temperatura sotto gli 0 °C e in un contesto in cui i giocatori di casa sono ben più a loro agio rispetto a quelli in trasferta, la Juventus ha vinto dopo essere stata in svantaggio per diverse decine di minuti, segnando il gol del 3-2 nei minuti di recupero.
Un pareggio, e ancor più una sconfitta, avrebbe complicato non poco la situazione in Champions League, torneo continentale in cui la Juventus punta quantomeno a superare la fase a campionato, quella attualmente in corso. Mentre ora, con ancora tre giornate da giocare, la Juventus ha discrete possibilità di giocarsi ai playoff l’accesso agli ottavi di finale.
La vittoria della Juventus è in gran parte merito del ventenne attaccante turco Kenan Yildiz, che è entrato nel secondo tempo e ha cambiato la partita con una serie di giocate decisive, ma anche dei gol segnati dagli attaccanti Loïs Openda e Jonathan David. Sono arrivati tutti e due la scorsa estate alla Juventus, ma finora Openda non aveva segnato e David aveva fatto solo un gol ad agosto, nella prima giornata di Serie A. Nella scorsa stagione avevano segnato rispettivamente 13 e 25 gol giocando in Germania e in Francia.
Entrambi erano arrivati con grandi aspettative e da entrambi ci si aspettava che potessero prendere in buona parte il posto in attacco che nelle ultime stagioni era stato di Dusan Vlahovic. In estate si era molto parlato della possibilità che Vlahovic potesse cambiare squadra: invece è rimasto, seppur messo un po’ in secondo piano, e insieme con Yildiz continua a essere l’attaccante ad aver segnato più gol (anche se pochi) in questa stagione. Da Openda e David ci si aspettava una stagione da circa 20 gol a testa, cosa che entrambi hanno fatto più volte in passato; ma finora avevano deluso, e questo è stato fin qui uno dei problemi della squadra.
La Juventus aveva iniziato la stagione in Champions League come quella in Serie A: male, ma non malissimo, riuscendo a restare comunque in corsa per i suoi obiettivi. In Serie A, dopo 12 giornate, è a 7 punti dal primo posto e soprattutto a 4 dal quarto, l’ultimo utile per giocare in Champions anche nella prossima stagione.
In Champions League c’erano stati tre pareggi (4-4 contro il Borussia Dortmund, 2-2 contro il Villarreal e 1-1 con lo Sporting) e una sconfitta per 1-0 contro il Real Madrid. Il precedente allenatore, il 47enne croato Igor Tudor, era stato esonerato dopo una serie di cinque pareggi seguiti da tre sconfitte. Da quando è arrivato Luciano Spalletti, poco meno di un mese fa, la Juventus ha migliorato un po’ il suo gioco e non ha ancora perso una partita, ma ne ha comunque pareggiate altre tre.
L’impatto di Spalletti sulla Juventus per ora è relativo. La squadra ha ripreso a fare qualche gol e in diverse occasioni è sembrata più organizzata, ma ancora fa fatica a imporsi, anche su avversarie più deboli. La principale novità tattica è stata l’arretramento in difesa del centrocampista olandese Teun Koopmeiners, arrivato alla Juventus nel 2024 con grandi aspettative, finora in gran parte disattese.
Un altro aspetto, abbastanza frequente quando arriva un nuovo allenatore, è il tentativo di rilancio di qualche giocatore: sta succedendo per esempio con il 22enne centrocampista Fabio Miretti, che dopo un infortunio (e dopo essere stato vicino a lasciare la Juventus) contro il Bodø/Glimt ha giocato la sua prima partita da titolare di questa stagione.

L’infreddolita panchina della Juventus, il 25 novembre a Bodo, Norvegia (EPA/Stian Lysberg)
Gol a parte, Openda e David (entrato al posto di Openda a 25 minuti dalla fine) hanno fatto una partita normale, e i gol di entrambi sono comunque in buona parte merito di Yildiz. Openda, così come molti suoi compagni, ha giocato un brutto primo tempo e un secondo tempo nettamente migliore. David è entrato verso la fine e ha fatto quel che ci si aspettava facesse: un gol. Il fatto che entrambi abbiano segnato può essere solo un caso, un evento sporadico preceduto e seguito da altre partite senza gol; ma succede spesso che dopo un gol, dopo essersi quindi “sbloccati”, gli attaccanti ritrovino morale e inizino a segnare di più.
In Champions League, dopo cinque partite su otto (e quando molte squadre ancora devono giocare la loro quinta partita), la Juventus è al momento tra le squadre che potrebbero giocarsi i playoff. Ha 6 punti e le mancano tre partite: due in casa contro Pafos e Benfica e una in trasferta contro il Monaco. Al momento hanno tutte e tre meno punti della Juventus, e nella scorsa stagione – la prima con l’attuale formato “a campionato”– l’ultima squadra a riuscire ad andare ai playoff lo fece con 11 punti su otto giornate. È ancora presto, ma alla Juventus potrebbero bastare un altro paio di vittorie per qualificarsi. Sembra però quasi certo che, perfino se dovesse vincere tre partite su tre, la Juventus dovrà passare dai playoff, perché solo le prime 8 (su 36) andranno direttamente agli ottavi di finale.
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