La modella in un’intervista a El Paìs: «Denunciai già nel 1991, ma ho combattuto da sola. La stampa mi credeva pazza». Telecinco licenzia Alessandro Lequio dal programma «Vamos a ver»
Antonia Dell’Atte, ex modella e icona della moda italiana, tramite il suo profilo Instagram, in più occasioni ha rilanciato con forza la sua denuncia contro la violenza di genere, partendo dalla sua esperienza personale e da quanto ha vissuto sulla sua pelle durante il matrimonio con l’attore e personaggio televisivo Alessandro Lequio.
La musa di Giorgio Armani originaria di Ostuni (Brindisi) e protagonista negli anni Ottanta di sfilate, copertine, tv, programmi cult come «Drive in», ha saputo trasformare la sua sofferenza in una battaglia pubblica. Nelle ultime settimane, in un’intervista a El Paìs, ha raccontato la violenza psicologica e fisica che ha accompagnato il suo matrimonio. Ha dichiarato: «Il primo calcio che Lequio mi diede, mentre ero incinta, fu al ritorno dalla luna di miele». Un gesto che per lei ha segnato l’inizio di un inferno fatto di manipolazione, isolamento, aggressioni ripetute.
Antonia Dell’Atte denunciò Lequio nel 1991. «Ho combattuto da sola contro la complicità della stampa rosa», ha detto, insistendo sui pregiudizi dei media (una «prensa rosa» che l’ha bollata come «italiana pazza e dispettosa»), prima dell’arrivo della giustizia nel 2004. Eppure, come spiega, per anni quell’uomo ha continuato a comparire in televisione. Tuttavia, negli ultimi mesi, la presa di parola dell’ex modella attraverso interviste, articoli e appelli fuori e dentro i social ha avuto un impatto reale: dopo più di trent’anni dalla denuncia, infatti, come riporta El País, Mediaset ha deciso di tagliare i ponti con Alessandro Lequio come commentatore del programma «Vamos a ver», trasmesso da Telecinco.
La decisione sarebbe arrivata proprio all’indomani dell’intervista di Dell’Atte sul quotidiano spagnolo. La frase che l’ex modella ha come presentazione sul suo profilo Instagram è chiara: «Fuera los machistas de la television». E, con questo appello, lanciato nel mese in cui cade la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, non parla solo per sé, ma chiede che si riconoscano le vittime e che si smetta di minimizzare gli abusi.
26 novembre 2025 ( modifica il 26 novembre 2025 | 16:56)
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