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Redazione Roma
A rallentare la procedura sarebbe la stima del patrimonio del conduttore, circa 10 milioni di euro giudicati, pare, non congrui rispetto a una carriera costellata di paghe milionarie e acquisizioni di terreni e immobili tra Lazio e Sicilia
È mistero sull’assegnazione dell’eredità di Pippo Baudo. Nonostante il testamento sia stato aperto il 9 settembre scorso a Bracciano da parte del notaio Renato Carraffa, gli eredi, secondo il Fatto Quotidiano, non avrebbero ancora accettato: né Tiziana, nata nel 1970 dal matrimonio con Angela Lippi, né Alessandro, riconosciuto dal presentatore nel 1996 e nato nel 1962 dalla relazione con Mirella Adinolfi.
E neppure da Dina Minna, storica assistente del presentatore con la quale era entrata in polemica la cantante lirica Katia Ricciarelli, con lui sposata dal 1986 al 2004, ufficialmente divorziata nel 2007.
I dubbi attorno al valore delle proprietà
Il dubbio su cosa stia accadendo nasce dal tempo intercorso dalla comunicazione delle ultime volontà all’accettazione, che appunto non è ancora avvenuta nonostante il trascorrere dei mesi. A rallentare la procedura sarebbe la stima del patrimonio del defunto, circa 10 milioni di euro giudicati, pare, non congrui rispetto a una carriera costellata di paghe milionarie e acquisizioni di terreni e immobili sia nel Lazio sia in Sicilia, terra d’origine di Baudo. Proventi – indicano i rumors – che a malapena coprirebbero le 13 conduzioni del festival di Sanremo, un vero record.
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È stato il sito Open successivamente a valutare carte alla mano il solo patrimonio immobiliare di Baudo in sei milioni di euro. Più le dimore in centro a Roma in via della Vite, gli uffici e base di lavoro al quartiere Prati, i terreni sparsi appunto sul territorio siciliano, cui il presentatore è rimasto sempre affettivamente molto legato, e nel Lazio (la zona agricola di Fiano Romano). Vero che diverse proprietà sono state ristrutturate e poi rivendute negli anni, dalla Palazzina Borghese a Morlupo alla villa di Torre delle Stelle in Sardegna. Le domande restano aperte, però, sul perché un atto che dovrebbe essere già archiviato sia ancora aperto e oggetto di analisi e valutazione.
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27 novembre 2025 ( modifica il 27 novembre 2025 | 11:48)
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