Ole Kristian Brones Berg (foto sotto), professore associato della Facoltà di Scienze della Salute e dell’Assistenza Sociale della Molde University College (Norvegia), da qualche giorno ha catturato l’attenzione del mondo del ciclismo per via di uno studio che certifica gli eccezionali numeri di Pogačar.

 numeri di Pogačar

Il Prof. Ole Kristian Brones Berg numeri di Pogačar

Pogačar sul podio del Tour de France 2025. Foto: A.S.O./Maxime Delobel

L’indagine condotta dal docente norvegese specializzato in fisiologia dell’esercizio fisico – Tour de Physiology: The Exceptional Power Outputs and V̇O2 of climbing in the Tour de France -, pubblicata il 9 novembre scorso sul Journal of Science and Cycling, viene definita dagli accademici “analisi secondaria retrospettiva di dati pubblici”.
Il metodo di ricerca sfrutta fonti e documenti esistenti per analizzare eventi passati al fine di valorizzare i dati disponibili.

Un po’ come facciamo noi quando scriviamo un articolo di analisi prendendo spunto dalla prestazioni dei primi corridori che condividono i dati sulla potenza.

Non è un caso, quindi, se le performance di Derek Gee presenti su Strava (immagine sotto) hanno giocato un ruolo determinante nel processo di validazione di questo report.

Plateau de BeilleI dati del segmento Strava (665568) relativo alla salita di Plateau de Beille.Sei salite del Tour sotto la lente d’ingrandimento

Il Prof. Brones Berg ha prima di tutto raccolto i numeri che delineano il profilo del fuoriclasse sloveno:

  • altezza 176 cm;
  • peso 66 kg.

1Foto: A.S.O./Billy Ceusters

In secondo luogo ha identificato:

  • – il peso della bici (7,2 kg)
  • – il coefficiente di resistenza al rotolamento degli pneumatici (Crr, fornito da Bicycle Rolling Resistance).

Qui sotto i dettagli della Colnago Y1Rs utilizzata quest’anno nella seconda parte della Grande Boucle.

COLNAGO POGACAR 13

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Come terzo step ha raccolto i dati relativi ai segmenti Strava di sei salite decisive in occasione del Tour de France 2024 e 2025, due edizioni dove sono stati frantumati diversi record storici.

Queste le ascese:

  • – Plateau de Beille (2024);
  • – Isola 2000 (2024);
  • – Col de la Couillole (2024);
  • – Hautacam (2025);
  • – Peyragudes (2025, cronometro individuale);
  • – Mont Ventoux (2025).

 numeri di PogačarPogačar in azione verso Hautacam. Foto: A.S.O./Billy Ceusters

Infine, ha elaborato i dati di resistenza aerodinamica ipotizzando assenza di vento, individuando poi il VO2 Max di Pogačar tramite la potenza media e la relativa conversione in Kcal.

Ovviamente, abbiamo sintetizzato al massimo il modello scientifico che in realtà è denso di variabili e calcoli. La cosa interessante è che ogni fase del processo d’indagine trova riscontro nella letteratura scientifica.

Ecco cosa è emerso.

20250708TDF21064° tappa del Tour di quest’anno. Un Pogačar straripante regola in volata Van der Poel e Vingegaard. Foto: A.S.O./Billy CeustersI numeri di Pogačar: è il ciclista più forte di sempre

La potenza media sviluppata durante le sei salite campione è stata di 442 ± 15 W (deviazione standard), con un consumo medio di ossigeno di 80 ± 3 ml/min/kg, tempo medio di salita di 40 ± 13 minuti.

Le potenze medie e i V̇O2 corrispondenti sono riportati nella tabella sotto.

Climbing performance pogacar

Numeri impressionanti che secondo il prof. Brones Berg mettono in mostra una: «[…] eccezionale fisiologia».
Ma c’è di più.

Secondo l’accademico norvegese, il V̇O2 Max di Pogačar nella tappa con arrivo a Plateau de Beille al Tour de France 2024: «Era nell’intervallo di circa 91–96 ml/min/kg […] probabilmente nella fascia alta dello spettro».

 numeri di PogačarFoto: A.S.O./Charly Lopez

Una quota impressionante, mai vista prima d’ora anche se c’è da dire che un VO2 Max alto non è un indice predittivo della prestazione né tantomeno garanzia automatica di vittoria.

Al tempo stesso, però, il peso specifico di questo dato emerge di fronte alla storia.

  • – 85 ml/min/kg il VO2 Max di Lance Armstrong;
  • – 88 ml/min/kg il VO2 Max di Miguel Indurain;
  • – 92,5 ml/min/kg il VO2 Max di Greg LeMond, ad oggi il valore più alto mai fatto registrare da un ciclista professionista

Greg Lemond Alpe DHuezGreg LeMondo sull’Alpe d’Huez al Tour de France 1991. Foto: Steve Selwood / CC BY-SA 3.0

“Nulla di nuovo direte voi, sapevamo già di essere di fronte ad un fenomeno”, e questo è vero.

Ciò che spicca da quest’indagine è il margine d’errore: ridotto all’osso grazie a un massiccio intervento della Scienza. Il risultato è l’analisi più completa e affidabile mai realizzata sui numeri di Pogačar.

Curiosa la conclusione dove il prof. Kristian Brones Berg sembra fregarsi le mani: «Godetevi la gara (il Tour, n.d.r.) del prossimo anno […] nella speranza di assistere a nuove imprese che spingano più in là i limiti della performance fisiologica umana».

Qui sotto il report completo.

Per maggiori informazioni: jsc-journal.com

Foto in apertura: A.S.O./Charly Lopez

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Qui sotto la nostra analisi della prestazione messa a segno Plateau de Beille al Tour 2024.

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