A quasi tre mesi dall’apertura del testamento di Pippo Baudo la questione dell’eredità non è conclusa. I beneficiari indicati dal popolare conduttore tv, scomparso il 16 agosto scorso a 89 anni, non hanno, infatti, ancora formalizzato la loro accettazione.

Pippo Baudo è morto, addio al signore della tv italiana

a cura della redazione Spettacoli

16 Agosto 2025

Il testamento era stato aperto il 9 settembre, nello studio del notaio Renato Carraffa a Bracciano, in provincia di Roma, alla presenza dei figli Tiziana e Alessandro, degli avvocati di Baudo e Dina Minna, la storica assistente del conduttore anche lei citata nel testamento. Una decisione, quella di Baudo, che aveva anche sollevato polemiche da parte di Katia Ricciarelli (che aveva divorziato dal lui nel 2007 dopo 18 anni di matrimonio) che aveva definito “ingiusto” che la segretaria potesse accedere a una quota pari a quella dei due figli.

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di Silvia Fumarola

10 Settembre 2025

Secondo quanto scrive il Fatto quotidiano il tempo trascorso farebbe ipotizzare che tra gli eredi possano essere nate perplessità relative al patrimonio di Baudo che ammonterebbe a circa 10 milioni di euro, cifra forse troppo bassa se paragonata ai beni, mobili e immobili, del conduttore. Secondo gli eredi, quei 10 milioni di euro coprirebbero appena i 13 Festival di Sanremo condotti.

Stando alle cifre circolate all’epoca della scomparsa del conduttore, solo il patrimonio immobiliare di Baudo corrisponderebbe a circa 6 milioni di euro, comprendendo quattro appartamenti a Roma, l’ufficio del quartiere Prati, un terreno di 210 metri quadrati a Fiano Romano, alle porte della capitale, cinque terreni a Siracusa, dieci terreni a Noto tra cui due vigneti e un mandorleto. Ai beni immobili andrebbero aggiunte numerose altre conduzioni televisive (e non solo), che si aggiungono ai 13 Festival di Sanremo, gli introiti relativi ai diritti d’immagine, le royalties come autore di canzoni (sue, tra le altre, Donna Rosa e Viva le donne), e una pensione minima di circa 900-1000 euro al mese. E ancora, la partecipazione di Baudo, per quote corrispondenti al 20%, nelle società di costruzioni – residenziali e non – San Rocco srl e Torre Grifo srl.