Da quando Alessandro Ballan ed Enrico Bonsembiante hanno deciso di investirci tempo e risorse, la UC Giorgione 1908 ha preso decisamente il largo nel gruppo delle allieve. Del progetto vi abbiamo raccontato e, più di recente, il campione del mondo di Varese 2008 ha avuto modo di spiegarlo in occasione della premiazione della Coppa Italia delle Regioni a Roma.
«L’ho fatto per sdebitarmi verso la squadra in cui ho cominciato a correre – ha detto strappando l’applauso dei presenti – mentre la scelta di puntare su un team femminile è dipesa dalla volontà di offrire alle ragazze le stesse opportunità dei maschi. Intervenendo anche nell’organizzare una gara nel momento della stagione in cui ce ne sarebbero state poche».

Un anno
Alla fine del secondo anno di attività, abbiamo chiesto proprio a Ballan che cosa gli sia sembrato della stagione del suo team. E l’altissimo campione veneto ha risposto con un calore e una passione da cui si capisce quanto in realtà tenga al progetto.
«La stagione è stata positiva – ci ha detto – avevamo 15 ragazze ed è stato una bella soddisfazione dare loro la possibilità di fare un’attività ad alto livello, cercando di differenziarsi dalla massa. Nel senso che nel ciclismo giovanile purtroppo ci sono ancora le facce di quando ero giovane io. Avere invece una squadra giovane, dove i direttori sportivi hanno un ottimo rapporto con le ragazze, perché non c’è una grandissima differenza di età, è qualcosa di veramente unico. E siamo contenti anche a livello di risultati. Abbiamo portato a casa delle vittorie, non solamente su strada ma anche su pista. Quindi senza dubbio la seconda stagione è andata molto meglio rispetto all’anno scorso, vuol dire che siamo nettamente in crescita».
Risultati sono venuti grazie a una vittoria e 6 secondi posti di Maddalena Pascut (foto di apertura). Una vittoria con Sara Enzo. Bei piazzamenti di Bianca Luisotto, Samira Sartoretto e Ilaria Sbrissa.


Dovrebbero rispondere loro, le ragazze, ma secondo te si sono trovate davvero così bene nel clima che hai descritto?
Si sono trovate molto bene, tanto che abbiamo avuto tantissime richieste per il 2026. Questo fa capire veramente che l’immagine della squadra è qualcosa di differente rispetto a quello che c’è in giro oggi. Cerchiamo di prendere tutte le atlete che si può, ma abbiamo fatto la squadra per accontentare le ragazze intorno a casa, quindi a Castelfranco Veneto. Però è logico anche che non ci sia ancora tanta affluenza, per cui siamo costretti a uscire dal Comune e soprattutto a volte anche dalla provincia di Treviso.
In base a cosa scegliete le ragazze per la UC Giorgione?
Facciamo la scelta in base alla ragazza, in base anche ai genitori. Molte volte sono delle scelte anche tecniche, non buttate lì a caso. A volte ci muoviamo anche parlando con le ragazze che sono già in squadra, perché non c’è niente di meglio del punto di osservazione di un corridore del gruppo sulle avversarie o le potenziali compagne.


Nel ciclismo femminile ci sono le stesse problematiche di quello giovanile dei maschi, cioè la grande difficoltà nel trovare squadra mano a mano che si cresce?
Sì, le stesse problematiche. Abbiamo ricevuto più richieste di quelle che potremo esaudire. Ci sono sempre meno squadre e soprattutto ci sono poche gare. Infatti quest’anno abbiamo cominciato anche ad organizzare il nostro Trittico Rosa della Marca Trevigiana per dare la possibilità in agosto, quando non c’erano gare, di avere un weekend impegnato per farle correre.
Qual è la firma di Alessandro Ballan in questa squadra?
Penso che attualmente la mia bravura sia quella di trovare gli sponsor. Sappiamo benissimo che è diventato uno sport molto costoso e per farlo bene servono dei sostenitori che scarseggiano sempre di più anno dopo anno. Il fatto che io abbia vinto il mondiale e che mi presenti all’interno di un’azienda a chiedere la sponsorizzazione, è un argomento che funziona ancora bene. Non posso negarlo.
