Helmut Newton, Ferdinando Scianna. Sono i due maestri internazionali della fotografia che saranno protagonisti delle prossime mostre promosse da Fondazione Artea rispettivamente al Filatoio Rosso di Caraglio e in Castiglia a Saluzzo. Dopo il successo delle trascorse esperienze, la più recente quella delle esposizioni dedicate a Doisneau ed Erwitt, due nuovi grandi interpreti del linguaggio fotografico, entrambi esponenti dell’agenzia Magnum, rappresenteranno il fascino della narrazione per immagini. L’universo di riferimento che li unisce è la moda, a cui entrambi in diverso modo, hanno legato la loro professionalità e il loro estro. Anche queste due nuove mostre, che verranno inaugurate a Saluzzo, il 24 ottobre e a Caraglio, il 23 e proseguiranno fino al 1 marzo 2026, nascono come progetti site specific, legati all’identità dei luoghi e al territorio che li accoglie, con rimandi tra l’una e l’altra che creeranno occasioni di approfondimento e curiosità.

L’evento al Filatoio presenterà un centinaio di scatti di Newton, un big della fotografia richiesto dai più importanti magazine di moda, da Vogue a Harper’s Bazar da Elle a Vanity Fair. Nato a Berlino nel 1920, e morto a Los Angels nel 2004, Newton negli Anni ’80 è stato al centro dell’attenzione e della celebrità per i suoi nudi, considerati capolavori. Tra gli stilisti di cui ha reso famose le collezioni: Chanel, Versace, Vuitton, Borbonese, Dolce&Gabbana. A curare la mostra «Intrecci», realizzata con il Comune, è Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation di Berlino. Sono i lavori eseguiti per i due stilisti siciliani a fare da ponte tra le esposizioni.

«Federico Scianna. La moda. La vita» presenta nelle sale della Castiglia, proseguendo il progetto espositivo dedicato ai grandi autori di Magnum del Comune di Saluzzo, novanta fotografie. Il curatore, Denis Curti, direttore artistico de «Le Stanze della Fotografia» a Venezia, l’anno scorso ha dedicato una grande retrospettiva – «Legacy» – a Newton, in cui ha messo in luce la sua abilità di raccontare storie di moda, di fare storytelling. Per Artea e il Comune, ora ricostruisce il lavoro che Scianna, di formazione fotoreporter, ha realizzato per Dolce&Gabbana quando la loro firma non era ancora conosciuta: la campagna con la modella Marpessa, ritratta nei paesi della Sicilia come scenografia naturale ed umana. Un rivoluzione nella fotografia per la moda che sostituisce alle pose di studio, la dinamicità del reale e del vissuto. La stretta collaborazione tra i curatori veicola due visioni complementari della moda che per «Scianna è racconto della vita e per Newton provocazione dell’immaginario».